di Jenny
In quest’articolo cercherò di fare chiarezza sugli avvenimenti della scorsa domeniuca, dato che la mattinata è stata davvero lunga e ricca di eventi.
Da qualche settimana a questa parte ogni persona che conosco del mondo della corsa ha tentato di terrorizzarmi con qualche aneddoto sulla gara di Navazzo, tantoché mi sembrava di avere una spada di Damocle sulla testa. Ma finalmente il giorno della gara è arrivato.
Partendo da casa sento già il cicaleccio delle gelatine che mi avverte del traffico crescente sulla strada del lago e nel frattempo l’agitazione generale sale, un po’ per la gara, un po’ per la strada, che è lunga, tortuosa e trafficata.
Una volta arrivata in questa stupenda cornice invece l’agitazione sparisce, l’aria fresca del mattino contrasta il sole che ci scalda rendendo il clima molto piacevole.
Mentre vediamo sgambettare davanti a noi gli atleti dell’hinterland tifiamo il nostro presidente, che porta in alto il vessillo della falegnameria e ci rende sempre orgogliosi, infatti si classifica terzo della categoria H.
Quando il sole è ormai alto è ora per noi di gareggiare. La competizione divide in due gruppi i corridori: le donne e gli uomini sopra i 50 anni corrono 5 giri, ognuno dei quali lungo un miglio, mentre gli altri atleti hanno il doppio della percorrenza.
Il percorso è composto da un anello in una conca assolata, dove l’unica parte ombreggiata è, ahimè, quella in discesa. Al quarto giro vengo dirottata all’arrivo, come la maggior parte delle donne presenti nonché qualche uomo. Nonostante le nostre proteste i giudici non hanno voluto sentire ragioni, ed io non ci messo molto a farmi convincere a correre un giro in meno.
Le lamentele, le critiche e le litigate non tardano ad arrivare. Proprio per questo motivo le premiazioni si fanno attendere molto. E mentre gli atleti si cuociono al sole anche gli animi si scaldano.
Le premiazioni partono dall’unica classifica veritiera: quella delle 10 miglia. Di questi troviamo al sesto posto degli SM 45 Turchetti Maurizio e al settimo posto degli SM 35 Bana Riccardo. Ricordiamo anche gli altri due corridori che hanno affrontato valorosamente una distanza così lunga in una stagione così poco consona a tali fatiche: Andrea Cavalli e Maurizio Boldori.
Si prosegue con le classifiche delle società, inizialmente hanno nominato al secondo posto il femminile della “Atletica Falegnameria Guerrini”. Si trattava in realtà di un refuso, la classifica letta era quella maschile. Poco male, quel che importa è la conferma del secondo posto del “Grand Prix Provinciale Master di società di corsa”, nella tappa di Navazzo.
Le premiazioni femminili pullulano di Gelatine: Anna Sandrini ed io veniamo premiate per le SF, rispettivamente come quarta e nona; Cesi quinta delle SF50, Maria sesta delle SF 55 e, ultima ma non meno importante, una fantastica Roby, in ripresa, che conquista il dodicesimo posto delle SF 45.
Dei nostri Falegnami conquistano un posto sul podio Claudio come ottavo, Silvano come undicesimo e Massimo come quattordicesimo degli SM50.