di Anna Zaltieri
Quest’anno il Miglio di Lonato si veste di un nuovo percorso. La comunità missionaria di Villaregia ospita questo tanto atteso appuntamento annuale, sempre ben partecipato e magistralmente organizzato dagli amici dell’Atletica Lonato.
E’ lo speaker Stefano Avigo che accoglie noi atleti con voce brillante ed ospitale. Mi piace il colpo d’occhio della nuova location, l’edificio con i suoi spazi verdi è un luogo di pace, chissà che calmi un po’ gli animi fibrillanti di noi podisti.
Della Guerrini siamo in 15, di cui 3 donzelle.
Dopo i giovanissimi si preparano a partire le donne SF45 e Over 50 e con loro la nostra Roberta in ammanco di allenamento che però partecipa, corre, sfila al traguardo e subito vorrebbe ripetere la gara per far meglio!
Conclude in 7:07, è 9° assoluta e 3ª di categoria.
La gara successiva è il mio turno.
Mi guardo intorno e mi basta proprio poco per rendermi conto che rimarrò sola. Le SF35 E SF40 sono tutte molto competitive, più veloci di me, di molto e soprattutto abituate alle gare corte che ormai l’ho detto già più volte, non sono le mie.
Correre questo miglio però per me ha una finalità ben precisa, tastare il terreno della mia preparazione e misurare la mia forza mentale. Competere da sola ed arrivare in fondo non è simpatico ma tempra terribilmente il carattere agonistico. E questo mi servirà per le gare del mezzofondo che sto preparando.
Allo sparo le cavalle pazze si lanciano in avanti, io misuro la distanza tra me e loro in modo da non accelerare troppo e morire subito.
Il primo tratto è in salita e sento le gambe in arranco, forse ho ancora addosso un po’ di staffetta, sfilo per ultima davanti al tifo e un po’ devo ammettere che la cosa mi fa sentire a disagio ma mi distolgo subito da questo pensiero, Anna fai la TUA gara!
E corro bene, finchè mi accorgo che una delle ragazze, probabilmente partita troppo forte vacilla, la punto, mi avvicino, le ascolto il respiro … non ne ha più … la sorpasso in salita e continuo a spingere finchè posso.
Termino con un tempo per me ottimo di 6:49.
Sono felice.
Ho fatto una bellissima gara anche se sono penultima, ma quel gradino lì in fondo, in quel cantuccio dove nessuno mai guarda, io me lo sono proprio conquistato tutto!
Concludo 5ª di categoria.
Simona nel gruppo delle cavalle pazze conclude 4ª di categoria col tempo di 6:03.
Sciolte ormai dalla tensione, con Roberta possiamo tifare gli uomini.
Gli SM55 e Over vedono primo dei Falegnami un convintissimo Roberto Olivetti in 5:57, il Vice President, Silvano in 6:14 e Renato Lo Cicero sempre in prima linea quando c’è da tifare qualcuno, in 7:02.
Degli SM50 Stefano Fiorina parte bene e con brio, rimane in testa per due giri finchè cede il passo a Massimo Rizzola che si conquista lo scettro di primo Falegname di questa categoria in 5:43. Stefano raccoglie un buon 5:53, seguito da Giulio Salvalai in 6:25, mentre Dario Anataloni che corre molto composto, conclude in 6:40. Giò Juve che ad ogni giro è sempre più spettinato, termina in 7:04.
E’ il turno degli SF35/40/45.
Luca, manco a dirlo, è in testa per quasi tutti i 3 giri finchè negli ultimi 150 metri Marco Botta parte in sorpasso e subito con lui anche Federico Cagliani del Cub Bergamo che arriverà poi 1° in 4:57.
4:58 è il tempo di Marco Botta e 5:00 di Luca.
Cristian che non molla la presa anche se naviga ancora in acqua alta, conclude in 5:23.
Ultimo a partire è il nostro Davide. Corre con gli assoluti, non è semplice per lui che è meno di un anno che sta facendo atletica. Ma si batte molto bene e conclude con un grande tempo di 5:08. Vorrebbe di più ma quel di più arriverà, col tempo, con l’impegno, con la grinta e la caparbietà che comunque lo contraddistinguono. L’atletica non risponde a comando ai nostri desideri, l’atletica prima pretende poi successivamente concede, poco ma intensamente.
Concludo con il fare i complimenti all’organizzazione del Miglio che ci crede ogni anno e che si mette in gioco sacrificando il proprio tempo e le proprie energie.
E complimenti ai partecipanti, a chi è arrivato in premiazione, a chi è arrivato in fondo a chi c’è stato e si è buttato.
Bravi!