di Anna Zaltieri
Domenica 4 febbraio 2018, la sveglia suona alle 5.25. Non ricordo più il tempo di polleggiare nel letto prima di alzarmi, eppure se da una parte un po’ fatico a staccarmi dalle lenzuola dall’altra sono emozionata per la trasferta che ci aspetta.
Una leggera colazione e via verso Castenedolo per incontrare il resto della squadra. In carovana ci dirigiamo alla volta di Mantova per misurarci con i regionali di campestre del Bosco Virgiliano.
Il freddo è più pungente da queste parti ed il pensiero di spogliarci mi fa ritrarre la testa nel giubbino come una tartaruga. Uno sguardo nei dintorni non lascia dubbio, il percorso che andremo ad affrontare è meraviglioso, il bosco è intitolato non per nulla al grande poeta Virgilio, nativo di queste zone.
Con Anna e Stefano ci incamminiamo per la ricognizione. Il terreno è perfetto, morbido e compatto, non darà problemi ai nostri tacchetti. Il lungo rettilineo iniziale invita dopo circa 400 mt ad una svolta a sinistra che ci immette nel bosco in cui inizia un circuito, per dirlo alla Virgilio, bucolico.
Molta Brescia tra i partecipanti, la Leonessa si fa sentire così come i nostri leoni da battaglia che tra gli Over 50 partono per primi e affrontano 3 giri per 6 chilometri totali.
Inoltriamoci subito tra i numeri. Terminano con lo stesso tempo in 23:00 il veloce Roberto Beatini, 2° di categoria SM55 ed il grintoso Roberto Crescini che intelligentemente lo tiene sotto mira per tutta la gara e lo aggancia al traguardo terminando 10° di categoria SM50.
Sempre tra gli SM55 Sergio Serana si batte con esperienza e conclude in 27:47. In 29:15 chiude Beppe Milani che nonostante le distanze, non si lascia i sfuggire una gara Fidal e onora così la maglia della propria squadra.
Tornando agli SM50, prestazione notevole per Roberto Olivetti che termina in 25:07, mentre Claudio che predilige queste gare “vere”, sfila alle sue spalle con il tempo di 25:27. Il nostro Silvano, l’uomo della Joiner, può essere orgoglioso dell’ottimo 26:19, più giù nella classifica c’è Stefano Fiorina che se la prende con filosofia e che chiude in 26:41. Antonio Avallone che non smentisce la sua natura ballerina, ci improvvisa uno stacchetto in partenza e “danza” la gara in 28:37. Dario Anataloni che senza tanti fronzoli è sempre molto partecipe alla vita di squadra ed alle competizioni, ha una bella forma e ferma il crono in 28:38. Giò Juve, all’anagrafe Giovanni Coppi se la corre in 30:01.
Degli SM60 tiene alto il vessillo Renato Scroffi che quatto quatto stampa il tempo di 33:06. Severo negli SM65 con la solita caparbia, corre il bel percorso in 30:55 .
La seconda batteria vede raggruppati i Master meno canuti. Tra gli SM35 grande prestazione del giovane saggio, Roberto Tononi che gioca le sue carte con intelligenza trottando verso un grande piazzamento, è 5° di categoria col tempo di 22:42. In 11° posizione si piazza uno Stefano Boglioni in conflitto con i propri demoni da competizione che conclude con un ottimo tempo di 24:51.
Come un puledro Noè Gabusi, primo dei Falegnami e 6° di categoria SM40, lascia le briglie sciolte e termina 9° assoluto in 21:11. Riccardo Mister Sorriso Bana si concede una bella gara che chiude in un tempo di 23:43. Della stessa categoria il nostro astruso segretario Andrea Cavalli che ha dispensato corna nelle fotografie a mia insaputa, galoppa con un ottimo tempo di 27:15.
Nella categoria SM45 è primo dei nostri il pluridecorato Presidente Cristian Tononi che nonostante gli acciacchi corre una gara filante e chiude in 23:07. In 23:24 termina Luca che non digerisce proprio i cross ma che ce la mette tutta per rappresentare la squadra nel migliore dei modi. Ottimo anche Roberto Zanardini col tempo di 24:02.
Grazie a tutti loro, la squadra nella classifica di società Master uomini è orgogliosamente 5ª.
Delle donne siamo presenti solo io ed Anna Sandrini. Di Anna che affronta il giro due volte per un totale di 4 chilometri, posso dire che sta rientrando pian piano in forma. Affronta infatti con decisione questa campestre e conclude una bella gara di cui non può che essere soddisfatta, il tempo parla infatti, il nostro Diamante chiude in 17:05 ed è 5ª di categoria.
Io da stradista che sono, amo però anche le campestri, questa in particolare l’ho trovata esaltante. Il rettilineo col giro di boa iniziale è molto veloce ed impegna il cuore pompandolo a mille. L’ingresso nel bosco invece ci offre tanta bellezza ma anche un percorso tecnico in cui mi sono scatenata. Saltare i fossi, agganciare con potenza le salite, scegliere le traiettorie più vicine agli alberi in modo da non disperdere energie, saltare tronchi e radici sono tutti sforzi che mi divertono e mi galvanizzano. Più ostacoli si trovano più l’adrenalina sale.
Ho corso la mia gara a “uomo”, tenendomi alle costole di un’intelligente avversaria delle Vighenzi con cui ho duellato fino alla volata finale strappata a perdifiato e con tutta la forza e l’energia che avevo in corpo.
Terminiamo entrambe in 19:05 ed io 10ª di categoria. La pacca sul braccio che ho ricevuto è segno che ci siamo divertite entrambe in questa gara a due.
Le conclusioni di questa lunga giornata? Correre col tifo della squadra che ti incita e del Mister, spettatore di eccezione che ha seguito tutti i suoi atleti, non ha prezzo.
Farlo in una domenica di sole, in un luogo meraviglioso pure non ha prezzo.
La felicità diventa per me quasi insopportabile perchè troppa.
Ringrazio la corsa che mi ha scelto.
Ringrazio la mia squadra che mi ha accolto.
Ringrazio i miei maestri che mi sopportano e che mi supportano.
Ringrazio Anna che in rappresentanza delle Gelatine, mi è amica.
E complimenti a tutti i miei compagni di squadra per esserci stati, i risultati e le soddisfazioni sono individuali ma si gustano meglio quando si partecipa insieme a queste competizioni.
Per dovere di cronaca delle donne trionfa sui 4 chilometri Enrica Carrara dell’Atletica Lumezzane con un notevole tempo di 15:21, tra gli uomini invece Graziano Zugnoni della G.P. Santi Nuova Olonio che batte i 6 chilometri in 20:21.