Scritto da 14:00 News

CAMPIONI EUROPEI!

di Anna Zaltieri

 

Il team azzurro

 

L’ Italia, per la prima volta nella storia della manifestazione, vince l’Europeo a squadre che si è tenuto in questi giorni a Chorzow in Polonia.

Questa grande vittoria è frutto di tante prestazioni eccellenti e del contributo di tutti gli atleti che hanno dato il meglio di se stessi ottenendo ben 426,5 punti.

Abbastanza per distanziare i 402,5 della Polonia che, giocando in casa, ha schierato uno squadrone mica da ridere.

Terza ha concluso la Germania.

Le nostre sono medaglie che pesano.

Partiamo con le medaglie d’oro.

 Samuele Ceccarelli nei 100 metri vola sugli avversari con un ottimo 10:13, deve ancora lavorare sulla seconda parte di gara ma oggi questo tempo, gli è bastato per vincere.

Alessandro Sibilio nei 400hs, dà spettacolo con un grande crono di 48:14 record tra l’altro, della manifestazione.

Tobia Bocchi con 16,84 vola nel triplo mentre Nadia Batocletti vince nei 5000 metri con 15:25:09.

Sara Fantini fa viaggiare il martello a 73;26 conquistandosi la prima piazza, oro anche per il gigante buono Zane Weir con un 21:59 nel getto del peso.

Si riaffaccia alle competizioni dopo un periodo di stop, il capitano Gianmarco Tamberi che torna a vincere con la misura di 2,29 e si riconferma grande campione.

 

Alessandro Sibilio, oro nei 400hs

 

Gli argenti.

Larissa Iapichino, ormai matura e pronta per gli appuntamenti internazionali è medaglia nel salto in lungo con la misura di 6,66 con vento nullo.

Argento anche per Daisy Osakue nel lancio del disco con la misura di 64,35.

Il talentuoso Mattia Furlani vola in seconda piazza con 7,97 metri, è seconda anche  la sempre loquace Ayomide Folorunso con 54,79 nei 400 hs.

Grazie alla squalifica della Gran Bretagna per invasione di corsia, l’Italia della staffetta 4×100( Patta, Ceccarelli, Ricci in sostituzione di un infortunato  Fausto Desalu e Tortu) guadagna l’argento col tempo di 38:47, un tempo che non assicura purtroppo i mondiali.

I bronzi.

Il bronzo va a Filippo Tortu che corre un po’ imballato i 200 metri  ma che agguanta la    3 ª piazza con un tempo di 20,61.

Yeman Crippa nei 5000 non brilla come al solito, forse una forma ancora non proprio splendente ma con il tempo di 13:34:29 arriva comunque 3° portando a casa altri punti preziosi.

Si conclude una trasferta eccezionale che ci fa ben sperare per i Mondiali e soprattutto per il futuro dell’atletica.

Dopo le 40 medaglie olimpiche di Tokyo, c’è stata un’iniezione di fiducia in tutti gli atleti.

Soprattutto  l’Italia ha capito che sognare l’impossibile non è vietato anzi, lo dobbiamo fare.

E i nostri sogni si avvereranno prima o poi.

Complimenti a tutte queste giovani speranze!

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