Atletica falegnameria Guerrini

Società sportiva podistica di Borgosatollo (Brescia)

 30 giugno 2022, il giorno dopo!!

Giugno 30th, 2022

di Anna Zaltieri

Come vai da sola? Ma ci vengo io con te a Bergamo!
Grazie Davide, avere un amico accanto in trasferta è più bello.
Mercoledì 29 giugno mi presento scortata dal fresco sposino al campo Putti di Bergamo per correre il Miglio dei Mille e trofeo Oxyburn.

Dopo il 1500 della settimana scorsa devo riprovare.
Devo assolutamente realizzare in gara ciò che faccio in allenamento.
Ha ragione il Mister a dire che penso troppo nelle gare in pista, non siamo su strada dove subentra tutto un ragionamento che trova anche spazio perché c’è più tempo per correre.

In pista sono sparate da non ragionarci mica su.
Bisogna far andare le gambe e fare un po’ gli “ ignoranti”, provarci, buttarla anche via una gara, è l’unico modo per capire dove si può arrivare.
Ieri ho affrontato così la mia prova, sono stata ignorante.

Alla partenza spingo subito sull’acceleratore, non voglio stare a vedere un bel niente, chissenefrega oggi della tattica, supero il secondo gruppo, il primo è già lontano, e mi piazzo davanti e se tengo tengo, le più veloci rimangono dietro per un po’ poi mi superano ma riesco ad attaccarmi visivamente all’ultima di loro.

Davide a bordo pista urla, fa dirette su whatapp, registra video, mi fa il tifo, mi tiene i tempi e scatta foto, non so come ma è riuscito a fare tutto ed è stato come se tutti gli altri fossero lì con noi!

La sua voce la sento chiara e mi dà forza per rimanere appesa ad un ritmo molto sostenuto, il primo 400 passo in 1,28, poi mi stabilizzo in 1,36 per i due successivi giri e l’ultimo giro aumento un po’ e lo chiudo in 1,34.
Il tempo parla, 6,19,44, il mio unico miglio scritto era di 7,04,30 direi un abisso!
Ciliegina sulla torta mi premiano, sono 1° di categoria SF45.

A parte i pantaloncini inguardabili (ma perché ho preso su quelli!!) la mia foto sul podio me la guardo e riguardo perché sono felice di aver rotto il mio personalissimo “muro del suono”.

E questo articolo lo dedico a tutti i miei amati compagni di squadra, il mister e in particolare al nostro guerriero, lo Zanna che oggi, 30 giugno 2022, taglia un traguardo importante, i 50 anni.
Zanna che nei prossimi 50 tu possa ancora battere i tuoi personali!

I 1500 in pista: da amare o da odiare?

Giugno 23rd, 2022

di Anna Zaltieri

Guardo il foglio bianco da ore.
Non so cosa scrivere.
Provo spesso questa sensazione quando l’oggetto è una gara in pista.
La amo o la odio? In realtà ancora non l’ho capito.
Il 1500, troppo veloce e troppo al gancio, le sensazioni di apnea mi disorientano e mi infastidiscono, non mi piace correre così.
Quando lo termino lo denigro, ne sfascio l’idea con le parole ma mentre esprimo il mio disappunto sto già pensando che devo assolutamente riprovarci.

La storia si ripete ogni volta, anche durante la 3° Fase Gran Prix Master Micosport.
Parto in 2° batteria, da quando riesco a tenere i 4 minuti al chilometro o giù di lì, trovo il treno giusto, mi attacco alla grande Maria Lorenzoni che parte con ritmo perfetto per me ma quanta fatica, il respiro è corto anche perché sono molto tesa.

Sento sul collo il respiro di un’avversaria che ho la certezza che stia sfruttando giustamente la mia scia per poi superarmi e battermi come poi avverrà.
Io mi preparo per aumentare, ci provo nell’ultimo giro ma nei 200 finali non riesco a cambiare il passo come vorrei, subisco la gara, la pressione, non saprei.
Concludo in 6:03:26, è comunque il mio nuovo personal best.
So che potrei fare qualche secondo di meno ma realizzarlo non è per me così semplice, per questo le gare vanno provate e riprovate, per trovare la quadra giusta e per dare un senso a tanti allenamenti sudati.

Allenamenti che anche a Luca non portano il risultato sperato anche se fa una bella gara considerando che eguaglia il suo pb, o meglio lo abbassa di un decimo!

Corre in 4:35:52.
Parte bene, lui dice un po’ lento ma il passaggio ai 400 è in 1,12, perfetto per correre ai 3 in pacca.
Peccato che su distanze così corte anche la minima indecisione o un attimo di distrazione influiscano negativamente sul tempo, Luca si distrae e non raggiunge l’obbiettivo sperato.
Viene però premiato come 3° Master del trofeo Micosport e si porta lo stesso a casa un podio!

Dopo Luca, il ritorno di Cristian, il nostro super Presidente e guai a chi ce lo tocca, che dopo ben tre anni si riaffaccia alle gare in pista ed al suo amato 1500.
Dopo mesi e mesi di problemi fisici ora sembra star benino, decide così di darsi un obbiettivo compatibile con le reali possibilità di questo momento storico.
Per prendere due piccioni con una fava, aiuterà l’amico Alberto Vivaldini della Straleno ad abbassare il personale ai 5 minuti.
Un ritmo che verosimilmente possono tenere entrambi.

Dalla loro batteria si staccano due atleti che allungano subito, alle loro spalle il gruppo, in testa Cristian che tiene su il ritmo che altrimenti rallenterebbe, la sua corsa è fluida ed intelligente, insomma la classe non è acqua e si vede!Gli tengo i passaggi al 400 che sono impeccabili in 1,20.
L’ultimo 500 però soffre, è la difficoltà del 1500, la gara vera inizia lì ma non molla perché ha una missione da portare a termine, far realizzare il personale ad Alberto.
E lo fa! Concludono entrambi in 5, variano solo i decimi, 5:00:23 per il Pres come lo chiamiamo affettuosamente noi e 5:00:71 per Alberto.

E siamo tutti felici! Perchè finalmente Cristian ha ritrovato la tensione per la gara, quella sana che rende vivi e che ci ricorda che siamo atleti e che la voglia di correre e di gareggiare non muore mai, a qualsiasi ritmo se ce l’hai dentro.
Questo insaziabile bisogno di porsi un obbiettivo e cercare di abbassarlo, di mettersi in gioco per definirsi ogni volta ancora atleta, per non perdere contatto con questa, a volte, malsana passione che ci tiene però vivi, focalizzati sulla meta, che ci schiaccia, che stropiccia i nostri sentimenti, che ci distrugge mentalmente a causa di ogni allenamento o gara andata male ma che pompa tanto di quel fuoco nelle vene che poi risorgiamo ogni volta.

Questa passione che ci toglie tutto, tempo, energie, sudore e che ci ricompensa con gocce tanto piccole quanto potenti come le onde del mare quando riusciamo nelle nostre imprese.
Corriamo per queste gocce, istanti di felicità pura e concentrata, una benzina necessaria per il nostro forte cuore da atleti.

La Salò Run for Telethon: la corsa più calda dell’anno

Giugno 21st, 2022

di Anna Zaltieri

 “…è che questa gara è molto bella, ha un percorso scenografico, peccato che il caldo la tiranneggi ogni edizione!”
Questa è la frase tipo che sventolo ogni anno ai miei compagni di squadra per non correrla… più o meno ..diciamo che uso qualche termine più colorito e meno “da articolo”!

E ogni anno eccomi lì in partenza sotto il sole cocente, ah ma questa volta ho una scusa validissima per tirare indietro.
Il mercoledì dopo correrò i 1500 e vorrei farli al meglio.
Quindi che fare? Correre in progressione.
Parto con una mia compagna di squadra, Roberta che ha bisogno di un po’ di supporto oggi e io di compagnia.
A lei io tengo su il ritmo, a me lei tiene il freno nei primi chilometri, insomma ci aiutiamo a vicenda.

A metà della salita assolata e impertinente, decido di dare un’accelerata, lascio la mia compagna di squadra e mi aggancio a Melania del Gavardo, l’ho vista correre bene quindi nel passarle accanto inizio a chiacchierare.
Scellerata me! Melania è giustamente concentrata nella sua gara mica l’ha presa da turista semiseria come invece ho fatto io oggi!

Mi scuso e riparto, sulla mia strada trovo un Alessio Giugno in versione brontolo che si sta lamentando per il caldo e vorrebbe fermarsi ma nel vedermi ritrova lo spunto e decide di accostarmi.
Che onore!
Siamo ormai abituati a vederlo corricchiare e scherzare, i novelli runner non sanno chi è in realtà questo atleta che tutti salutano ed apostrofano con grande simpatia.

Alessio Giugno ha prestazioni mica da pizza e fichi, purtroppo il portale Fidal è recente e non riporta i suoi pb, devo quindi ricorrere all’almanacco dell’atletica ovvero ai miei compagni di squadra.
Per dirne solo alcuni, sulla maratona 2:25:37, sulla mezza maratona 1:08:04, 32:01 sul 10000, 15:15 sui 5000.
E’ lontano oggi da questi numeri per fisiologico passar degli anni vero ma questi tempi fanno parte del suo vissuto e ormai nulla li potrà cambiare o cancellare, con essi Alessio ha lasciato traccia nella storia atletica.

Con questa onorata compagnia affronto il resto della gara in modo blando tenendo un buon passo ritmato ma senza esagerare, la lunga discesa mi imballa un po’ le gambe e l’ultimo chilometro in piano è soffocante per il caldo.
Gli ultimi metri li allungo in pista sotto un solleone sempre più ruggente, concludo in 51:39.

Come me si comporta Luca che prendendosela molto comoda è premiato ed è 3° di categoria SM50 in 39:45.
Il primo dei Falegnami in classifica è la new entry Mauro Marinoni con un ottimo tempo di 36:36, Michele Preseglio è appena dietro in 36:39 ed è premiato 3° di categoria SM35, Roberto Tononi chiude il terzetto veloce in 36:53 ed è terzo di categoria SM35.

Il Riccio che ama sì le salite ma in montagna e non su strada corre in 38:37, lo Zanna in gran forma conclude con un ottimo 40:13 mentre il nostro Presidentissimo corre finalmente bene e libero da dolori in 41:17.
Roberto Olivetti stampa un 47 in pacca su questa 10 chilometri impegnativa mentre Stefano Fiorina un 47:48.
Il redivivo Vice Presidente Silvano mi sfila avanti di poco in 51:37, in 52 corre il buon Dario Anataloni mentre Giulio di ritorno da un lungo fermo sgambetta in 53:46.
Roberta Baldini stoica fino alla fine conclude in 54:56.
Chiude il cerchio della Guerrini Maria Sandrini che ferma il crono in 1: 00:47 ed è 2° di categoria SF65.

Concludo con i podi, tra le donne spicca AYELE Meseret Engidu dell’atletica G.S.IL FIORINO in 37:24 su WOLKEBA Asmerawork Beke della podistica Torino che chiude in 38:26 e sulla nostrana Monica Seraghiti del Brescia Marathon che corre in 39:11.
Tra gli uomini il bergamasco Pietro Sonzogni dell’Atletica Valle Brembana è 1° assoluto in 30:58, 2° della stessa squadra è Nicola Bonzi in 31:27 e 3° è Maiyo Rodgers dell’Atletica Podistica Torino che conclude in 32:02.

Bravi a tutti!