Atletica falegnameria Guerrini

Società sportiva podistica di Borgosatollo (Brescia)

Cangrande non ti temiamo

Novembre 21st, 2016

di Anna Zaltieri

Partenza_Verona_1

La “Verona Cangrande Halfh Marathon 2016” doveva essere una bella gara e, per quanto riguarda i tempi, lo è stata in generale, peccato le numerose falle nella disorganizzazione.

Dalle doppie e-mail con numeri di pettorali doppi o tripli per qualcuno, alle comunicazioni di tempi ad uno invece che all’altro, alla nefasta partenza della Last 10 competitiva. Per non parlare della pochezza dei ristori, i banchetti dell’Hinterland sono pantagruelici a confronto!
E lo sponsor, Zuegg..chi l’ha visto?
Insomma come diciamo noi a Brescia, un rebelot.

Ma riprendiamo le fila del racconto dall’inizio. Ci ritroviamo tutti in piazza Bra per un saluto, un briefing con Gigi e per prepararci in divisa. Qualche in bocca al lupo ed ognuno prende posto in griglia.

Noi della 10 compeArrivo_Veronatitiva come scritto sul sito, avremmo dovuto partire alle 9 di seguito alla 21, lo speaker annuncia che la nostra partenza avverrà 10 minuti dopo quella della mezza.

Nessuno davanti a noi, solo il na stro rosso e bi
anco
, la fiumana di gente parte, rompono i sigilli, siamo in molti ed intuiamo che è il momento di far andare le gambe ma dopo il passaggio al chip alcune voci della folla annunciano che abbiamo sbagliato.

Guardo Andrea, la mia lepre e decidiamo di continuare, non c’è molta chiarezza, l’adrenalina è alta il caos intorno pure. Ci accosta Roberto Tononi, ho quindi ben due angeli custodi che mi spalleggiano in questa avventura. Purtroppo avendo sbagliato la partenza ci siamo trovati imbottigliati per i primi 3 km.

Abbiamo dovuto rallentare, superare, sgomitare con un dispendio di energie non indifferente ed iniziato a correre al 4 km quando la deviazione ha smistato le gare lunghe dalla nostra. Teniamo un buon passo su un percorso cittadino abbastanza articolato. Andrea mi rivolge domande a cui non riesco a rispondere, corro in soglia credo dal 5° km finchè non la sforo abbondantemente nell’ultimo mezzo giro della bellissima Arena.

Partenza_Verona_2Il nostro arrivo purtroppo è tutt’altro che trionfale perchè la prima parola che sentiamo dai nostri compagni di squadra è “squalifica”. Per non parlare dei 700 mt mancanti, fagocitati forse dal percorso? La sgridata che ci prendiamo da Gigi me la ricorderò per molto! Non oso favellare, il Mister ha sempre ragione, lo sbaglio è nostro anche se col senno di poi l’organizzazione ha peccato. Ho comunque raccolto un bel tempo e questo mi basta, di gare da 10 km ce ne sono in abbondanza in giro.

Un cambio di maglia e via a fare il tifo ai mezzi maratoneti, scelgo il punto in cui inizieranno le ultime sgambate in leggera salita. Incito tutti i nostri eroi, Alessandro Massardi è 10° assoluto e secondo di categoria col tempo di 1h13’41”. In arrivo in 1h16’09” il nostro imperativo presidente, è 21° assoluto e terzo di categoria.

Luca stacca soddisfatto il suo personal best in 1h21’12”. Il saggio Massimo morde gli ultimi metri e segna un tempo di 1h28’09” mentre il nostro geniale vice presidente ferma il cronometro in 1h31’40”. Il nostro diamante, Anna Sandrini arriva consapevole che il 2016 non è l’anno giusto per le mezze ma c’è e finisce comunque con un tempo mica da nulla, 1h32’22”.

Verona, 20 novembre 2016. Alla fine non tutto il male viene per nuocere.
Di questa esperienza parleremo ancora, essa diventerà parte di quel bagaglio vissuto insieme in cui è bello spulciare aneddoti e riderci sopra perchè sono anche le avventure condivise che arricchiscono i nostri ricordi di squadra.

Moniga: esserci, per la squadra e per la maglia

Novembre 21st, 2016

di Renato Lo Cicero

Ore 7.30. Buffalora. Imbarco la Cesi e la Maria sotto un cielo grigiastro e velocemente raggiungiamo Moniga. La Roberta ci sta aspettando per il rito del caffè. Si aggiungono Claudio, Bruno e Roberto. Alla spicciolata arrivano gli altri. Non siamo in molti. Le assenze si contano numerose.

Ma dove sono gli autori dell’articolo che ha commosso mezza Italia, articolo che parlava dell’attaccamento alla squadra ed alla maglia? “Sono a fare la mezza di Verona” mi dicono. “Ah ecco!”

Ci stringiamo tutti intorno a Roberta. Oggi è lei la nostra Capitana. L’impavida e mai doma ragazza ci guarda uno a uno negli occhi e poi pronuncia la frase che passerà ai libri di storia: “Ragazzi, qui si fa la Falegnameria o si muore.

Galvanizzati da quesMorandini_Moniga_2016te parole, ci scoliamo due lattine di Red Bull a testa e ci schieriamo sulla linea di partenza.

Pronti…via. Il percorso si snoda dapprima nel paese, si evita la breve salita alla Rocca per lavori in corso, si imbocca la lunga e velocissima discesa fino al porto di Moniga. Si percorre la passeggiata del lungolago poi secca curva a sinistra. Da qui brevi strappi in salita intervallati da tratti in falsopiano ci portano all’arrivo. In tutto 8,9 km completamente su asfalto.

Per quanto riguarda i risultati il primo dei falegnami è Ricky Morandini che con 33’01” porta a casa il terzo posto della cat. H seguito da Riccio Bertocchi 5°, Boldori Maurizio 21°. Nella I Claudio Zambelli con 37’05” è settimo, Roberto Olivetti 12°, Salvalai Giulio 21°, Berta Bruno 38° e Berardi Flavio 48°. Nella L Zanardini Vincenzo 16° con a ruota il sottoscritto, seguono Guerrini G.Franco, Voltolini Rino e Scaroni Angelo.

Cesi_Vince_moniga2016Tra le gelatine splendido 3 posto nella N della Cesi e 10ª posizione nella E della Roberta. Da ricordare il ritorno alle gare del piccolo Botta Leonardo 10° nella P1 ed infine i camminatori Guerrini Paolo e Maria Sandrini.

Guardando la classifica gruppi il MonteGargnano oramai ci precede di oltre 900 punti. A cinque gare dalla fine è un divario notevole. Niente da dire. Onore al merito. Hanno dimostrato una grinta e una compattezza di squadra anche quando erano in svantaggio di parecchi punti. Non hanno mai mollato. Se la sono guadagnata sul campo la vittoria.

Però…però… non tutto è perduto. Basterebbe che nelle prossime gare ci schierassimo a ranghi compatti, come sappiamo fare quando lo vogliamo e chissà…. Forza falegnami, forza gelatine dimostriamo quanto teniamo alla nostra maglia. E poi…in ogni caso…vinca il migliore.

La classifica di Moniga.