Scritto da 22:46 News

Staffetta di Padenghe

di Anna Zaltieri

Mercoledì 24 agosto, un giorno come un altro di ritorno dalla ferie come per gran parte dell’italiano medio…vuoi non imbucarci una staffetta?
E’ l’appassionata Angela Busseni dell’Atletica Vighenzi che coraggiosamente visto il periodo vacanziero, organizza l’evento nel centro di Padenghe raccogliendo anche un buon numero di partecipanti.

Come Guerrini siamo presenti con 3 staffette: over 50 che vede lo Zanna in gran forma, Riccardo Morandini e Luca Pretto, under 50 che propone il Presidentissimo, il Riccio e Roberto Tononi e una mista con me in prima e Davide il Serla in seconda.

Parto in ricognizione per imprimermi in testa il giro da correre senza risparmio, una parte del percorso coincide con l’arrivo della mezza maratona che conosco bene, oggi però la veste è ben diversa, sono 1280 metri molto tecnici, tra salite, curve e discesa.

Quasi un battito d’ali da correre con strategia per conquistare un podio.
I nostri uomini partono insieme, Lo Zanna ha impresso ancora nella gambe il 1000 in pista di scorsa settimana in 3.10, parte infatti fortissimo ed arriva fortissimo, è in gran forma e sospettiamo per lui ancora personali per questo 2022.

Il testimone in seconda battuta passa in mano a Riccardo Morandini, eccellente scalatore non proprio al cento per cento della forma che fa però il suo dovere e che passa l’ultimo turno ad un Luca in condizione che corre bene e veloce e che recupera la 2ª piazza del podio Over 50.

La staffetta dei più giovani è “attempata” dal Presidentissimo che, attaccato allo Zanna fino alla salita, in discesa ha grossi problemi col ginocchio, tiene fino alla fine per dovere di squadra.
Il Riccio esegue alla perfezione il suo compito, è veloce ed imbocca un ottimo Roby Tononi che conclude senza tirarsi il collo perché arriva in solitaria, per loro ci sarà il podio d’argento degli under 50.

Come staffetta mista io e Davide partiamo per ultimi.
Allo sparo dell’immancabile Luca Mura mi proietto in avanti con il timore di non reggete la sofferenza di un ritmo elevato, invece passati i primi secondi di “terrore” mi sento bene, in salita su consiglio dei ragazzi, non spingo alla morte ma mi preservo accorciando il passo e nello scollinare mi sparo giù per la discesa in sorpasso di un’avversaria.

Sul piano stabilizzo fino alla penultima curva quando parto accelerando un po’ per concludere in salita spingendo a più non posso per consegnare poi a Davide il testimone.
Lui è là che mi aspetta in trepidazione e che parte con tanta adrenalina.
Recupera quella posizione che ci conquista il bronzo.

Se avevo dubbi il mattino perché non mi sentivo pronta a soffrire, una volta in gara tutto si è rischiarato, la risposta giusta è sempre solo una e ogni volta ne ho riconferma: nel dubbio, CORRI!.

Concludiamo la serata con la solita birra che rifocilla le nostre energie e rinsalda la nostra amicizia.

Chiudi