Scritto da 23:18 News

Sconfinare …

di Anna Zaltieri

La trasferta, quanto amo questo sostantivo quando va a braccetto con la corsa. In una moria generale di gare su strada, abbiamo scovato la Timent Run a Latisana in provincia di Udine, unica gara di 10 chilometri omologata Fidal in tutta Italia per domenica 11 ottobre.

Il sabato io, Luca, Cristian e Davide ci siamo messi in auto per raggiungerla. Latisana è un paese di confine tra Friuli e Veneto con un bel centro storico animato da tanta gente giovane.

Ci siamo così goduti qualche ora lieta nella sua bella piazza ed abbiamo anche meno lietamente scoperto quanto popolose siano le colonie di zanzare e cimici del luogo.

La nottata è stata movimentata un po’ per tutti, un gran caldo e gli scomodi “abitanti” del posto ci hanno tenuto svegli ad intermittenza, in più all’alba della domenica è iniziato a piovere e soffiare vento, niente di buono per la nostra gara.

Dopo colazione ci attrezziamo con sacchi di plastica e antivento per poterci avvicinare alla partenza e verificare le condizioni meteo dal vivo. Serpeggia la voce di un possibile annullamento della competizione per allagamenti sul percorso e la notizia ci getta nello sconforto.

Aver fatto tanta strada per correre una quasi invisibile gara in tempo di covid e vedersela annullata per colpa del mal tempo è come avere addosso la nuvola di Fantozzi! Ma la Protezione Civile conferma la fattibilità dell’evento e l’unico inconveniente è lo slittamento della partenza di mezz’ora.

Siamo 3 batterie in cui ognuno è ben distanziato, noi ci schieriamo nella seconda e siamo pronti allo sparo. Io parto con l’intenzione di godermi questa gara dall’inizio alla fine perché temo che sarà l’ultima.

Il vento è forte ma butto giù la testa e meno le braccia, sempre in spinta concludo il primo chilometro in 4,24 e sto meravigliosamente bene. Il percorso è filante ma abbastanza muscolare, in gran parte giocato sull’asfalto ha brevissime salite ed alcuni tratti di sterrato molto infangati dove ritrovo la gamba da campestre.

Non voglio cedere un centimetro e visto che le gambe girano ne approfitto.
Tra il 7° e l’8° chilometro salta fuori una fitta al fegato, forse la mancanza di abitudine alle gare, è così forte che devo rallentare pesantemente e questo mi fa arrabbiare notevolmente! Tiro qualche respiro profondo e non appena il dolore molla un attimo, riparto. Il vento contrario e laterale ad un certo punto mi dà una sventola sul fianco sinistro che poco ci manca che vacilli ma senza darci troppa importanza imbocco decisa l’argine del Tagliamento.

Qui è tutto infangato e corro nelle pozzanghere, i piedi sono gelati ma quando spunta il 9° chilometro mi dico che devo darci dentro fino alla fine e aumentare il passo. Corro sotto i 4,20 nonostante le pozzanghere delle prime centinaia di metri e arrivo al traguardo bella alta e in spinta tra gli incitamenti di Luca e Cristian.
All’arrivo trovo l’abbraccio di Davide.
E il tempo di 44,58.
Sono felice e 1ª di categoria SF40.
Avevo bisogno di una conferma e questa conferma può darmela solo la gara.

Per i ragazzi è stata una buona prova anche se non da protagonisti. Luca è il più veloce del trio, corre bene nonostante il tempaccio e termina in 38:22 ed è 2° di categoria SM50. Davide è soddisfatto soprattutto perché arriva davanti al Presidente, conduce una gara attenta ma mai portata al limite e chiude in 38:58. Cristian, il nostro sempre immenso condottiero termina la sua prestazione in 39:31. E’ per lui un periodo di pochi stimoli, speriamo li ritrovi presto perché merita di stare più in là in classifica, anche se è vero che ha già scritto la sua storia, c’è ancora spazio per racimolare qualcosa di buono!

Per dovere di cronaca la vittoria è di Luca Parisi della Acsi Campidoglio di Palatino con il tempo di 32:18, l’argento l’ha conquistato Andrea Rinaldi della Fondazione Bentegodi in 32:38 ed il bronzo è per Zampis Omar dell’Assindustria sport Padova in 32:47.

Tra le donne svetta Marta Fabris della A.S.D. Team Km Sport in 38:43, segue Pianeta Chiara della stessa squadra in 40:06 e terza è Ballabio Cristina di Runners Desio in 40:17.

La trasferta termina con buone notizie dai Campionati Italiani Individuali su pista Master 2020 di Arezzo. L’amica Lia Tavelli è due volte campionessa italiana, sugli 800 metri con 2:26:30 e nei 1500 con 4:52:86.
Per Stefano Avigo due terze piazze negli 800 con 2:10:68 e nei 1500 con 4:36:40.

Complimenti a noi e a tutti quegli atleti che non demordono e che anche nei momenti peggiori continuano a credere a questo meraviglioso sport che è l’atletica!

Chiudi