di Renato
Il sentiero Bassa via del Garda si snoda da Salo’ a Limone per un totale di 72 km da percorrere in 5 giorni. Era una mia idea percorrerlo eliminando la prima tappa, da Salo a Toscolano, meno paesaggistica, raggruppando le rimanenti 4 tappe in 2 giorni per un totale di 54 km con un dislivello positivo di 3.500 mt. L’ho proposta a Sergio, come segno di ritorno all’attività podistica ed ha accettato.
Così sabato 27 settembre, alle 8 di mattina lasciamo la macchina all’inizio della Valle delle Cartiere di Toscolano (80 mt) ed iniziamo l’avventura.
Il sentiero ci porta ben presto in quota, con bella vita sul lago di Garda, attraversando le località Gaino e Zuino (chi ha fatto la corsa di Gargnano in primavera le conosce bene) e Sasso. Da qui una ripida mulattiera ci porta all’Eremo di S.Valentino(772 mt), un luogo che sembra fuori dal tempo, con le bianche pareti dell’eremo incassate nella montagna a picco sul lago. Da qui per non tornare a Sasso e riprendere il sentiero decidiamo di scendere direttamente lungo la via ferrata. Il rischio è grande, senza calzature adatte e cordino di sicurezza. Basta un piede in fallo e finiamo sul campanile di Gargnano. Ma tutto va bene e proseguiamo il cammino.
Da qui il sentiero, con continui saliscendi ma sempre a strapiombo sul lago, ci porta attraverso i paesini di Muslone e Piovere (sosta per divorare due panazzi ed altrettante birrotte).
Il sentiero poi scende in una profonda forra dove possiamo ammirare diverse cascate in successione. Una ripida salita ci riporta in quota attraversando le frazioni di Tignale: prima Aer poi Oldesio ed infine Gardola (570 mt)dove troviamo una camera in un albergo. Una pizza ed un’altra birrotta e poi a nanna. Io sono stanco morto, due unghie nere e le gambe a pezzi, Sergio invece sembra fresco come una rosa.
Domenica mattina alle 8 si riparte ed è subito salita fino al santuario di Monte Castello, altro punto indimenticabile del percorso. Qui il panorama è grandioso. Sotto i nostri piedi 600 mt di parete verticale ci mostrano le acque blu del lago. Riprendiamo la salita fino alla croce del Monte Cas (779 mt).
Proseguiamo lungo la cresta osservando le fortificazioni italiane del ’15-18 (qui vicino passava la frontiera con gli austriaci ed il monte era uno splendido punto di osservazione)
Si scende tra boschi di lecci fino a Prabione (500 mt) e da qui fino alla forra di Campione (60 mt) un vero e proprio canyon dove le acque tumultuose del torrente coprono le nostre voci. Inizia la lunga e ripida salita fino alla bocchetta di Nevesa (750 mt) dove si aprono davanti a noi i verdi ed ampi prati dell’altopiano di Tremosine. Attraversiamo i paesini di Sompriezzo, Musio e Priezzo tutti con le loro spendide case in pietra.
Oramai Limone, il nostro traguardo, è vicino. Una lunga discesa a mezza costa fino al centro paese dove un comodo battello, che ci permette di ammirare dal lago tutto quello che abbiamo percorso a piedi, ci riporta a Toscolano. Ultimi due km a piedi fino alla Valle delle Cartiere dove risaliamo in macchina e torniamo a casa.