di Anna Zaltieri
I Falegnami quando c’è da correre sanno farsi notare, sempre in gran numero conquistano premi ed applausi ma quando si tratta di fare festa, non smetterò di ripeterlo, detengono la coppa assoluta di specialità! Alla cena di società “ la Fiorentina sotto le stelle” un capo branco sopra le righe, il nostro infinito President, ha aperto la diga ad un fiume in piena scatenando i propri prodi in un circo senza freni o quasi! E ogni volta lo scrivo… non ci volevano noi donne, eppure voci di corridoio di casa Tononi dicono che non sono mai stati così allegri.
In una cornice bucolica (per Aldo: agreste, di campagna) la lunga tavolata sotto le viti non ha smesso un attimo di vibrare di risate e battute.
Su tutti Cristian che tra una birra, una fumata di sigaro e rime a più non posso, ha diretto un’orchestra più squinternata che armonica. Tra i balletti del bravissimo Severo, il cameriere improvvisato più solerte del circo podistico, gli abbracci calorosi dello Zana e i proclami del President alla sua Principessa, noi Gelatine abbiamo allenato gli addominali con una risata quasi continua!
La serietà è scomparsa persino dall’imperturbabile Gigi che, fermo per un problema di tendini, ha sfogato la sua adrenalina allineandosi al livello, diciamo goliardico, della serata! Il Mister alla fine però è il Mister e lo abbiamo messo al lavoro lo stesso, soprattutto Anna e Mara che quando si fanno serie è indice di “summit” su allenamenti, tempi e strategie!
Ogni Gelatina in serata è stata taggata con specifiche decise direttamente dal Number One : Anna S. la punta di diamante… Non c’è punta di diamante senza una bevuta costante! Anna Z. la Principessa del President, Roberta la Fotoreporter, Sonia lo Sponsor, Cesi non presente, Miss Sorriso Maria .. ti tocca .. La mamma del gruppo! E Mara strappa un boh indefinito! La Capitana è stato appurato che sia un po’ sui generis…originale diciamo.
A capotavola un gioviale signor Girelli che ha mantenuto in perenne movimento le mandibole, va ampiamente ringraziato per aver messo a disposizione il poetico vitigno ed un ringraziamento va dedicato alla moglie che come un’ombra silenziosa ha lavorato operosamente dietro le quinte.
Attorno a loro la Cupola.
Una elite di saggi che tira le fila della squadra dall’alto e che sostituisce la parola con sguardi laser penetranti… io li evito per non rimanere folgorata! Scherzi a parte la serata è stata un successo non solo grazie all’allegria di tutti ma soprattutto grazie all’impegno di una squadra di lavoro organizzata ed intelligente nella preparazione. Dal telo sopra le nostre teste per proteggerci dalla pioggia, agli zampironi antizanzare molto efficaci, dall’allestimento del lungo tavolo alla cottura delle carni, ai beveraggi copiosamente approvvigionati.
E’ stato bello poter chiacchierare con i propri compagni di squadra, scambiare pareri e scoprire che aldilà di risultati podistici davvero impressionanti ci sono uomini anche di garbo, alcuni lo hanno un po’ sottinteso in altri è invece facilmente percettibile ma è comunque un denominatore comune.
Ad una tarda ora, quando il Presidente ha iniziato a sbagliare e sbiascicare le parole ho salutato i commensali.
Avviandomi verso la macchina mi sono goduta il buio della notte, il tavolo dei Falegnami era un piacevole punto di luce nell’oscurità, come la squadra nella vita di noi atleti.
Un bravo pittore avrebbe potuto fare un ottimo lavoro con quell’immagine e rendere al meglio i chiaroscuri dell’allegra combriccola che sfiorando il silenzio delle tenebre ha tirato fino agli albori del mattino.