Scritto da 21:18 News

La voce del padrone

Cristian_divertito

Cosa stia pensando in quel momento non ci è dato sapere. Notiamo l’amico Roberto che spalla a spalla sembra dirgli qualcosa, con uno sguardo misto di tenerezza e compassione. Forse gli ha fatto una battuta.

L’uomo alla sua destra, con la felpa rossa, sembra dire: “Che cazzo ha da ridere così? A me non faceva poi così ridere sta battuta”.

Ma si sa, il nostro presidente è goliardico e oltre a correre, ci mette l’anima anche per tenere insieme il gruppo. Da preparato animatore quale è, come abbiamo notato alle cene di fine anno, ride per far ridere, s’illumina per illuminare la squadra.

Il nostro presidente quindi è un vulcano in eruzione, che illumina lo spazio disseminato di stelle.

Le stelle non siamo altro che noi, falegnami e gelatine in costante movimento, sempre alla ricerca di un universo da riempire, di una superficie in cui cadere, di un percorso in cui lasciare la scia.

Naturalmente e universalmente, nonché astroficamente, anche il sole ha le sue ombre. Tali ombre sono i pianeti e i satelliti che girano attorno, da noi chiamati consiglieri, che mitigano la luce e per dirla tutta, ci fanno respirare, perché troppo sole brucia, ci vuole ombra che rinfresca. Non per nulla viene la notte, per darci tregua, a meno che gli strascichi del giorno non siano così fragorosi da far risuonare la loro eco per tutta la notte.

Credo, smentitemi se pensate che vada smentito, che il nostro presidente un po’ fragoroso lo sia.

Saluti dal profugo.

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