Scritto da 16:39 News

La Cinque Mulini dei Falegnami!!

di Anna Zaltieri

L’impatto visivo dell’87ª edizione della Cinque Mulini non è di certo quello del Campaccio. Meno comprensibile in un unico colpo d’occhio e più difficile logisticamente per piazzare il nostro gazebo ma senza dubbio una delle campestri più affascinanti che abbia mai fatto.

La giornata non promette sole, è fredda ed umida e gocciolerà acqua durante la mia gara e neve durante quella dei big. Per fortuna abbiamo il nostro monolocale che riusciamo con un pizzico di sana prepotenza, ad installare a mezzo metro dai camion della RAI!

Il catering oggi è imbastito dal Mister che tra una coltellata e l’altra riesce ad affettare oltre che le proprie dita anche pane, salame e formaggi per i post gara.

In ricognizione assaporo un percorso da vera campestre e già mi sfrego le mani, i salti e gli strappi sono nervosi e divertenti, come piacciono a me.

I  primi a battezzare questo terreno sono gli  SM50 e oltre, dei nostri corrono Roberto Crescini e Claudio. Roberto non è in forma ma si difende e chiude i quasi 6 chilometri di gara  in 20:51, Claudio di ritorno dall’influenza ma emozionato per esserci, chiude in 22:27.

Seguono le partenze dei Senior Master SM 35-40-45, in questa batteria scalciano in nostri atleti che già da una settimana si lanciano sfide e beffeggi. Lo Zanna avverte Pretto di guardarsi le spalle e Davide mette in opera una strategia con il Presidente.

Mentre mi riscaldo riesco a tifarli tutti, compreso Ivan che è fuori dai giochi di battute e sfide  e che correrà bene chiudendo la sua prestazione in 24:25.

Per gli altri le cose non sono andate così lisce. Lo Zanna è dietro il Pretto, chiude in 21:40 e gestisce comunque bene, Luca e Davide se la devono vedere con quella faina del Presidente che a memoria d’uomo non si è mai fatto fregare da nessuno e se è successo…beh rimane un mistero!

Luca parte come da copione troppo forte preso dalla furia dei cavalli di razza della propria batteria, Davide è in attesa di sfiancare  Cristian psicologicamente, impresa impossibile! Quando Cristian sorpassa con agilità Luca è ormai chiaro che si sta riappropriando delle velocità che più gli si addicono. Corre molto bene e già fa intendere dal primo giro che sarà imprendibile per i suoi inseguitori.

Il nostro ruggente Presidente chiude in 20:03 la propria gara, Davide, non centra l’obbiettivo ma cercando di raggiungerlo imposta una bellissima prestazione e chiude poco distante in 20:14. Luca non è soddisfatto, si sta facendo sentire un po’ la mancata preparazione alle campestri ma termina una gara più che buona in 20:30.

Tocca a noi donne, non sono emozionata oggi ma solo molto sicura che correrò bene. Appena dopo lo sparo ricevo parecchie gomitate dalle ragazze accanto ma non mi muovo di un centimetro finchè non ci sgraniamo imboccando  una lunga passatoia .

Sconfiniamo poi sul prato intervallato ad un certo punto da una serie di fossi da saltare, la noia dei rettilinei viene interrotta da strappi che  imboccano l’argine dell’Olona e da veloci discese. L’ingresso nei 2 mulini del ‘400 presenti sul percorso è spettacolare ed emozionante, il fascino delle loro vecchie mura mi rapisce  pur rimanendo concentrata sulla gara.

Il tifo del papà di Davide che mi corre per un tratto in parte, è un toccasana, all’imbocco del giro di pista finale  gli altri compagni di squadra urlano a squarciagola, su di tutti il vocione dello Zanna, arrivo aumentando il passo soddisfatta e soprattutto divertita da una campestre davvero unica.

Il mio tempo conclusivo è di 19.45 per i circa 4 km di gara.

Diverso è il crono dell’amica Lia Tavelli dell’Atletica Lonato che chiudendo in 16:23, è terza al fulmicotone perché battaglia in volata con una compagna, vincendo la sfida. Complimenti a lei ed ai suoi capelli viola !

Come per Campaccio rimaniamo anche il pomeriggio per goderci i big, quelli che a guardarli ci emozioniamo, che tifiamo con calore sperando che la nostra voce li porti a spingere di più e ad avvicinarli agli angeli neri che ormai sbancano ogni gara internazionale.

I 6 km per la batteria delle donne vedono la nostra Nadia Batocletti in 4ª piazza dietro un trio indiavolato di atlete: Yavi Winfred Mutile del Bahrein che vince in  17:50, l’etiope Anbesa Feysa Adanech  che termina in 17:58 ed è 2°  e la kenyota Kite Gloria Chebiwatt che chiude il podio in 18.00.

Negli 11 km innevati di gara maschile spicca Birech Jairus Kipchoge del Kenya che impone un ritmo forsennato e chiude in 33:05, segue Chemutai Albert dell’Athelic Club 96 Alperia in 33:05, 3° e l’etiope Wale Getnet in 33:08.

Crippa oggi rimane un po’ dietro e chiude 6° con un crono di 33:46, dopo di lui sfilano Daniele Meucci in 34:12 e Chiappinelli in 34:33.

Al termine delle competizioni tremando per il freddo, imballiamo il gazebo e le cibarie. Di questa giornata, oltre alle prestazioni, ci rimarrà il ricordo delle persone che ci sono venute a trovare nel gazebo, delle parole scambiate con i giudici di gara che al freddo tutto il giorno, abbiamo rifocillato con un po’ di caldo e caffè.

E chissà che il prossimo anno si ricordino ancora di noi.

Chiudo queste righe con un rimando ai Campionati Regionali Indoor svoltisi a Padova sabato 26 gennaio in cui si è ben espressa Simona Piovani. La nostra atleta conquista infatti il titolo regionale lombardo nei 3000 metri nella categoria SF40 con un tempo di 11.14.
A lei i nostri complimenti!

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