di Anna Zaltieri
Il 2018 cambia il vestito della Bam.
Prima di tutto si interrompe la tradizione della giornata calda e soleggiata, piove e non smetterà presto.
Varia anche il percorso, viene invertito il senso della partenza ed il bivio delle competizioni, con una variante in centro storico per la Ten.
A colpo d’occhio l’umidità miete vittime, non c’è la calca degli anni scorsi e noi ne godiamo respirando più ossigeno.
Siamo in 19 della nostra squadra, più Roberto Crescini e Renato Scroffi che si sono iscritti alla Easy Ten, ed il Mister che insieme ad Andrea mi fa da angelo custode. Roby Crescini veste invece il ruolo di lepre per Stefano Boglioni.
In partenza ci posizioniamo tutti ben avanti in modo da partire senza problemi di imbottigliamento. Sono volti noti quelli che ci circondano, due chiacchiere e qualche risata allentano la tensione. Accanto ho Anna che oggi come me, farà un test per verificare la propria forma e lavorare poi per limare i tempi.
Qualche minuto prima della partenza volano i sacchi che ci proteggono dall’acqua, cronometro alla mano, concentrazione, lo sparo e via si scatta. Qualche gomitata me la prendo e qualcosa restituisco ma nessuno può intimidire una Gelatina che parte convinta.
Dopo una settimana di malattia oggi davvero non so cosa combinerò ma decido che darò il massimo comunque. Dopo circa un chilometro Andrea mi vede e decide di supportarmi, questo uomo ha molti spigoli ma se si segue il labirinto nel verso corretto si arriva al centro e si capisce qualcosa di più dei suoi tanti enigmi.
Dopo poco ci aggancia il Mister che parte spedito. La voce amica di Silvano ci apostrofa con un saluto, ci scorre a fianco e procede di buona lena verso i 21 chilometri che lo aspettano. Corro al gancio tutto il percorso e quando arrivo in fondo a via da Vinci trovo Luca che mi incita a gran voce dandomi il coraggio per continuare.
Controllo il crono in ingresso alla galleria e mi accorgo subito che qualcosa è cambiato, ci faranno passare in centro storico e già sto soffrendo pensando ai sanpietrini, alle curve e alle salite che ben conosco. E’ sicuramente la parte più emozionante questa perché un po’ di pubblico c’è e perché Brescia è la mia città e la conosco come le mie tasche, ogni angolo di essa è per me un ricordo di gioventù.
Sfiliamo davanti al tribunale e poco più avanti giriamo a destra in piazzetta Bruno Boni dove inizierà la salita. Ho le gambe imballate dall’aumento di velocità e dalla salita dell’ultimo chilometro, Andrea e Gigi mi incitano e non so come, cambio marcia ed aumento ancora dando tutto quello che ho per arrivare al traguardo. Negli ultimi sforzi guardo il tabellone e leggo il tempo di 44.43, sotto il personale dell’anno scorso. E’ vero, è cambiato il percorso ma non importa, gara è gara, Fidal è Fidal, il risultato è scritto.
Non so se succeda anche agli altri ma in questi momenti ripenso a tutto quello che ho passato per arrivare ad una nuova miglior prestazione sui 10 chilometri. Non posso non emozionarmi pensandoci perché quei pochi numeri sono tutti guadagnati, tutti sofferti e soprattutto sono tutti solo miei. Perché nella corsa nessuno ti regala nulla, devi prenderlo tu, senza mollare nulla, mai.
Credo e spero per loro, che anche i miei compagni di squadra abbiano provato le stesse emozioni. Anna Sandrini corre una bella gara in 42.17, il nostro diamante ha ritrovato le buone sensazioni e presto la rivedremo correre con gli uomini. Andrea Cavalli, il mio secondo angelo custode chiude in 44.44 lasciandomi cavallerescamente sfilare prima di lui. Dietro di noi arriva Dario che stampa un’ottimo tempo di 45.13, segue Maurizio Boldori in 47.01, Giovanni Polini in 49.40 e Coppi Giovanni in 50.09.
In testa alla Ten ci sono i “big”. Roberto Beatini che raccoglie consensi e podi, è 1° di categoria (SM50) in 34.53. Roberto Tononi sfrutta l’esperienza del fratello Cristian e sfila in 35.08 mentre il Presidente, come aveva dichiarato prima della gara, termina in 35.11. Stefano Boglioni che ancora non ha la testa dell’atleta può però finalmente gioire e raccogliere un grande personale, conclude in 39.14, a lui auguro davvero di provare le emozioni che un risultato così può regalare. Torna dopo un calvario di infortuni un runner che la corsa la sente nel cuore, Matteo Garza che ben si comporta in 39.56.
La mezza maratona vede impegnati 5 dei nostri. Primo in ordine di arrivo è il sempre positivo vice presidente Silvano che termina in 1.34.07, gli succede un altro guerriero, il ballerino, Toni Avallone in 1.47.45. Rino marcia in un tempo di 1.57.36 mentre Angelo Scaroni, gli occhi azzurri della squadra, convince in 2.00.36. Chiude il gruppo la grande Maria che con il kway ai fianchi e bagnata fradicia sfila in 2.04.56.
Anche la maratona vede correre due dei nostri soldati. Bruno Berta e Luca Benedetti che stampano rispettivamente il tempo di 4.52.01 e 5.04.48.
Di questa giornata mi porterò nel cuore numeri e volti, i volti dei miei compagni preoccupati per il mio pianto di emozione, di Anna che sorride soddisfatta, di Luca che urla per sostenerci tutti, del Mister che sapeva che avrei corso sotto i 4.30, del saluto di Silvano in corsa, di Enrico che non corre eppure viene a salutarci in partenza, del Presidente che scalpita per trovare in questa gara l’atletica vera.
Chiudo con il doveroso richiamo ai vincitori delle varie competizioni.
Nella Brescia Ten primo uomo è Ferraris Luigi della Atl. Valle Brembana con il tempo di 30:57, prima donna è Silvia Casella del Free-Zone con il tempo di 37.09.
Nella mezza maratona vince Jaiteh Ousman della Trentino Running Team in 1.07.31, prima donna è l’etiope Berhane Adere Debela in 1.20.49.
Nella specialità regina, la maratona, stravince il keniota Kimaiyo Kiptoo Shadrack in 2.17.36, il primo uomo italiano, Ferrari Marco dell’Atletica Paratico chiude in 2.34.19 ed è 4° assoluto. La prima donna è Macharia Esther Wanjiru della società Run2gether in 2.34.02, prima italiana e terza assoluta è Laura Gotti della società Runners Capriolese in 2.47.09.
Complimenti a tutti.