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Il Cross del Bosco Virgiliano

di Anna Zaltieri

Domenica 19 febbraio si chiude per la Guerrini la stagione delle corse campestri. Concludiamo in bellezza con il Cross del Bosco Virgiliano di Mantova.

Affrontando una nebbia fitta come un maglione infeltrito, imbocchiamo l’autostrada confidando in un maggiore controllo della carreggiata che corre dritta verso la città natale del grande poeta epico Virgilio.
La mattinata è umida e mi fa percepire più freddo di quanto non raccontino i gradi del termometro.

Cerco di arrabattare una ricognizione in fretta e furia per i tempi stretti ed ho la conferma che il percorso è sempre lo stesso e soprattutto rimane uno dei più belli che io abbia mai corso.
Una vera prova di campestre che lascia avvicendare un lungo avanti indietro tutto piano ad un su e giù nel bosco con strappi in salita e discesa, destra e sinistra su un fondo di sottobosco morbido, insomma una vera goduria per chi come me ama questa specialità.

Mi spiace non avere ancora le classifiche in mano per dare un’idea numerica delle prestazioni di tutti.
Noi donne partiamo insieme agli uomini SM60 e over.

Allo sparo, ci spalmiamo sul rettilineo, parto accorta per non esagerare, nell’ingresso nel bosco tra fossetti e curve inizio a divertirmi anche se il ritmo parecchio elevato mi tiene al gancio ed ho poco da ridere!
Stacco le donne del gruppo in cui sono partita e mi sfilo, vengo sorpassata da qualche sporadico uomo che ancora non si era fatto coraggio e rimango poi sola.

Nel secondo giro aggancio una ragazza che in seguito passo poi di nuovo il vuoto dietro di me, aumento lo stesso anche se l’istinto mi conserverebbe visto che non c’è lotta…peccato, il bello delle campestri è battagliare con le avversarie.
Arrivo in volata e con le gambe che mi ringraziano per non dover correre anche un terzo giro!

Con me ci sono Roberta Baldini che sta vivendo un felice momento atletico e che corre veloce e Gianangelo Loda che arriva 2° assoluto della nostra batteria e che battaglia con Dayana del Brescia Marathon prima delle donne che “osa” sorpassarlo! Guai a quelle femmina che ci prova! Il “masculo” Gianangelo metterà in pratica ogni tecnica di respirazione per ossigenare al massimo i muscoli e poter tornare in testa dove si merita, a suo giudizio, di stare!

Dopo la nostra prestazione, mi ” teletrasporto” nello spogliatoio per rassettarmi alla bell’ e meglio in modo da riuscire a tifare i miei compagni di squadra che partono immediatamente dopo la conclusione della nostra batteria.

“Non ci rimane che piangere” sarebbe un ottimo titolo per le prestazioni di campestre di Luca.
Alla ricerca continua di scuse per scampare questa specialità, gli tocca partire ogni volta.
Oggi, in assenza dei suoi avversari, a dargli fastidio un “tronco di albero” che pare gli sia conficcato tra i chiodi…
Accosta, si ferma, alza un piede e lo pulisce, alza l’altro per un ulteriore controllo, si sa mai i “tronchi” fossero due…e riparte… questo il racconto del buon Zanna che lo prende in giro tutto il giorno per questa performance!

Li tifo tutti ma lui devo pungolarlo di più per cercare di cancellare dal suo volto quel grigiore di insofferenza che traspare alquanto palesemente, si difende comunque e conclude 2° di categoria SM50, festeggiando all’arrivo per aver corso il suo ultimo cross.

Prima di lui arriva un ottimo Roberto Tononi che pur non amando la specialità riesce bene , conclude rimanendo da solo e come la scorsa domenica senza avversari con cui confrontarsi.

Alberto Vivaldini, oggi orfano del compagno Massimo invalidato dal mal di schiena, corre molto bene e sempre al gancio, arriva 3° dei Falegnami. Segue un poco più in là Roberto Zanardini, in arte Zanna, che si sta ritrovando e che attacca con grinta questo percorso.

Chiudono il gruppo Cristian il nostro Presidentissimo, che nonostante il peso dei suoi vizi culinari e alcolici, corre bene e rimane stabile per tutta la gara e Mauro detto Ragno, che oggi soffre un po’ questa vera campestre ma che non molla un centimetro e conclude convinto.
Per lui è un mondo nuovo che sta iniziando ad assaggiare e ad apprezzare e lo fa con un approccio da vero atleta ed appassionato di corsa.

Concludiamo la mattinata, tifando con grande entusiasmo le partenze dei bambini di ogni età che corrono in una avanti e indietro sul prato.
E’ esilarante guardarli tutti, ognuno di essi ha un modo di correre che esprime i sentimenti che provano durante questo sforzo.

Chi corre convinto e dritto al traguardo, chi rosso in faccia abbassa spalle e testa per fendere meglio l’aria, chi è lì lì per piangere e fermarsi, a questi in particolare urliamo con tanta voce di non mollare, loro ci guardano poco convinti chiedendosi se è il caso di darci ascolto o meno e per lo più decidono che sì siamo affidabili, così ripartono al trotto.

Alcuni inciampano nella maglia lunga fino ai piedi e qualcuno mentre corre si tira su il cavallo dei pantaloni a ripetizione, forse per paura di perderli per strada!
Individuiamo un bambino che perde la scarpa e se la rimette, ecco quello è il “mini me” di Luca senz’altro!

La giornata termina con un aperitivo al gazebo dell’Atletica Vighenzi che gentilmente ci ospita e ci rifocilla.
Archiviamo qui il capitolo campestri e per un po’ ci dedicheremo alla strada.

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