Atleticamente parlando, se da una parte ci sono persone che con la comparsa del virus si sono per così dire, messe in stand by, dall’altra ci sono quelli che continuano a credere che l’antidoto migliore sia continuare a correre e partecipare alle poche gare confermate.
Un virus non cancella quello che siamo e quello che amiamo e con i protocolli di sicurezza approvati dalla legge, le competizioni si possono fare.
L’organizzazione del Campaccio ha rimesso in piedi anche quest’anno la 64° edizione di uno dei due cross più blasonati d’Italia, l’altro è la 5 Mulini che purtroppo non farà correre i Master.
L’edizione del 2021 per essere svolta in sicurezza è stata divisa in due giornate: per noi Master la gara si è corsa sabato 20 marzo dalle ore 14.00.
Armati di autocertificazioni in caso di controllo, partiamo in 5 accompagnati dal Mister: io, Luca, il Riccio, Riccardo Morandini e Cristian.
La giornata è soleggiata e ventosa con una temperatura perfetta per correre. Il solito colpo d’occhio del percorso è emozionante, peccato non poter assistere alle gare degli assoluti che sono senza dubbio le più affascinanti da seguire. Gli atleti si avvicenderanno in modo ordinato a seconda delle categorie, il tifo lo si potrà fare solo dall’esterno , per fortuna alcuni punti sono ben visibili.
I primi a partire sono Cristian e il Riccio che correranno 5300 mt, io riesco a seguirli e a fare qualche fotografia.
Cristian parte bene ma ben presto cambia passo e mentalità tanto che arriva senza motivazione al traguardo con un tempaccio di 21:04 minuti.
Il Riccio parte forse troppo forte e se corre bene la prima parte di gara poi mi pare che ceda un po’, arriva abbastanza provato ma con un ottimo tempo di 20:14 minuti.
Segue la categoria degli SM50 che vede brillare Riccardo Morandini che con la solita sicurezza dà quello che può in 19:15 minuti per i 5300 mt di sudore e fatica , è 8° di categoria.
Luca in gran forma corre sciolto, termina 12° di categoria e ferma il cronometro in 19:48 minuti.
Alle 16.00 tocca a noi donne.
Lo ammetto, io che di solito sono abbastanza tranquilla in pre gara, oggi sento un po’ la pressione. Questo ultimo mese ho come si dice in gergo “ tirato indietro” per un problema alla gamba e pur continuando ad allenarmi ho fatto parecchia fatica quindi avevo il timore di soffrire molto e di avere un risultato che mi avrebbe un po’ abbattuto ma la voglia di gareggiare è tanta e mi sono buttata con la solita grinta cercando di fare del mio meglio.
Il Campaccio è una gara bellissima ma la parte che più amo è quella della famose cunette, un su e giù che se non sei allenato ti taglia le gambe.
Mi stupisco invece di come reagisco, in salita aumento il ritmo mentre lo perdo un po’ sul piano ma lo so già, per questo cerco di fare del mio meglio nella parte erbosa e mossa in modo da non perdere troppo in zona traguardo dove ci si immette in pista, lì davvero devo stringere i denti perché sento di non avere molta velocità.
Per noi donne sono 4 i chilometri e poco più, 2 chilometri a giro, riesco a tenere una costanza tra l’uno e l’altro e all’arrivo mi meraviglio di aver avuto un passo così sostenuto, chiudo in 18:31 con un passo di 4,34 al km.
Sono felice, di quella felicità che solo la corsa sa regalarmi.
Ai vertici di questa competizione nel maschile per le categorie SM 35-50 troviamo Renato Tosi del Paratico che col tempo di 17:42 è primo assoluto, seguono in 17:57 Bertocchi Mattia del DK Runners Milano e in 18:03 Vecchietti Matteo dell’Atletica Valle di Cembra.
Per gli SM55 +, 4 chilometri che vedono doppietta dell’Atletica Paratico con Marco Premoli che in 14:11 precede l’inossidabile Giorgio Bresciani, 3° è invece Rosa Marcello dell’Atletica Libertas Sesto in 14:24 minuti.
Per le donne un duello serratissimo si svolge tra Ilaria Bianchi della La Recastello Radici Group che vince in 14:49 e Carla Primo della Rari Nantes Torino 2° in 14:50.
Fuori da questa baruffa ma ottima 3ª è Lia Tavelli dell’atletica Lonato che un podio se lo conquista sempre, conclude in 15:25.
Domenica 21 marzo si sono avvicendate le restanti categorie, non possiamo non accennare ai piè veloci più attesi.
Per gli uomini si porta a casa l’oro Jacob Kiplimo dell’Atletica Casone Noceto col tempo stellare di 29:07 su 10 km di campestre.
Seguono l’etiope Nibret Melak in 29:10 e Chelimo Oscar dell’Athletic Club 96 Alperia in 29:14.
Ci tengo a segnalare che Faniel della Fiamme Oro Padova è 4° in 29:53 mentre Chiappinelli dei Carabinieri è 7° in 30:40.
In 8° piazza troviamo il grande Cesare Maestri dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe col tempo di 30:51.
Tra il gentil sesso vince l’etiope Tsehay Gemechu in 19:03 che duella con la keniana Lilian Rengeruk, 19:06, terza è ancora un’africana di Etiopia Tsige Haileslase in 19:56.
La migliore delle italiane è Francesca Tommasi che conclude 6° in 20:15.
Concludo ringraziando ancora l’Unione Sportiva Sangiorgese, il responsabile organizzativo dell’evento Tito Tiberti e tutti i volontari presenti, che senza timore ma con tanta caparbietà non si sono persi d’animo ed hanno allestito anche per il 2021 il Campaccio.
Lo sport tanto bistrattato è uno degli strumenti per tenere alto il morale ed il sistema immunitario!