Scritto da 18:29 News

I falegnami esorcizzano anche la pista!!

di Anna Zaltieri

Salo1500

Ogni gara è a sé dicono e, aggiungo io, essa si porta appresso un bagaglio ben più pesante della semplice ansia che pompa il cuore negli attimi immediatamente antecedenti allo sparo di inizio.

La giornata della gara è la gara, quello che succederà dopo lo start è l’addizione di emozioni, trepidazione ed aspettative di tutto un percorso iniziato al sorgere del sole.

La tiritera è sempre la stessa.

Santo è WhatsApp che snocciola messaggi frenetici ed al limite della nevrosi tra noi Gelatine, il risultato è il coinvolgimento ansiolitico alle 6 e 30 del mattino anche di Claudio che sempre cortese e paziente ci confermerà le iscrizioni al campo gara visti i tempi un po’ ristretti per raggiungere il loco. Importantissimi i consigli alimentari di Anna S. per immagazzinare forze da spendere al momento giusto, peccato che Mara faccia orecchio da mercante e si lanci in accostamenti bizzarri quanto la sua capigliatura!

Alle 18.00 parto col mio “camioncino”, ignara che sia omologato per 4 e non per le 5 donne stipate come in una scatoletta di sardine, inoltre a Riccardo oltre agli accappatoi chiederemo anche dei tappi per orecchie. Seguite da Roberta e Sonia ci dirigiamo allegramente a Salò.

La pista, questa, per me, sconosciuta.

Un mostro di 400 metri da sbranare al limite del cardiopalma. Un terreno che non ammortizza nulla, sul quale i passi si fanno tosti e cattivi, un campo che ipnotizza con la sua totale essenza votata alla velocità, senza fronzoli, senza epiteti paesaggistici, solo corsie pure e dure dove svolgere una corsa mondata da ogni superfluità.

Io e Cesi accodate ad una batteria troppo veloce per noi ( vero President?) ne abbiamo combinate di tutti i colori.

Dallo stop a lato pista della mia compagna di squadra prontamente ripescata dalle incitazione da Claudio e Cristian, alla mia gara terminata quando mancava ancora un giro a causa della mia allergia ai conti e ripresa per i capelli fino alla fine.

Fortunatamente la stupenda terza Anna Sandrini e le eroiche Mara e Maria hanno tenuto in alto il vessillo dell’equilibrio mentale di noi Gelatine mentre Roberta e Sonia dagli spalti ci hanno dedicato un potente incoraggiamento vocale.
GelatineSalò


Le batterie degli uomini
, pestate a ritmi forsennati impersonano la forza fisica. E’ affascinante veder correre queste gazzelle umane, fasci di muscoli che sprigionano velocità e dinamismo che allungano il passo con lestezza e concentrazione.

Di fronte a questo spettacolo, al brio misurato e posato delle altre squadre, noi Falegnami contrapponiamo un tifo da stadio festoso così che ogni atleta abbia la propria razione di calore umano.

Aldo, Cristian, Flavio, Gianfranco, Giulio,Ivan, Luigi, Maurizio, Renato, Riccardo,Rino, Severo, Silvano, Vincenzo questi i nostri guerrieri in pista, lanciati a raccogliere ognuno il proprio onorevole tempo.

La conclusione? Sempre ed immancabilmente la stessa e medesima. Il cibo e la festa attorno alla buonissima crostata della nostra capitana Mara.

Lasciamo il campo con molta adrenalina ancora addosso e difficile sarà smaltirla nel corso della nottata, prenderemo tutti sonno molto tardi, più o meno soddisfatti ma convinti di riprovarci ancora.

P.S. Le gelatine Maria e Cesi, zitte zitte, stanno scalando la Joinercup e attualmente si trovano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Tremate falegnami, tremate!!

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