Scritto da 17:20 News

Gelatine in trasferta

di Anna Zaltieri

gelatine_MilanoMarittima

In una Milano Marittima che ho ritrovato un po’ opaca e sgualcita, è andato in scena il week end di trasferta della Gelatine per la “RunningIn” competitiva di 10,700 Km e di 21 Km. Mancavano la dolce Roberta e l’arzilla Maria, non oso immaginare cos’altro avremmo potuto combinare se fossimo state al completo.

Il sabato pomeriggio abbiamo trasformato un angolo di spiaggia in un pollaio in subbuglio con risate e schiamazzi. Come bambine ci siamo buttate in acqua per giocare con le onde ed abbiamo combattuto contro una corrente che con forza ci spingeva via quasi a voler far piazza pulita di noi!

I gruppi di WhatsApp della squadra si sono scatenati in chissà che commenti irripetibili all’invio delle nostro foto da pin up spiaggiate, il più agitato è stato Bana che prova per noi un sentimento nebuloso di amore. Riccardo… pensa ai secondi che lasci per strada nelle gare invece che alle Gelatine…tapascione!

Se il pregara è stato agitato la gara non è stata da meno!

AnnaSandrini

Anna Sandrini

Io non ho potuto correre per il mio solito infortunio, così mi sono gustata l’evento da un punto di vista ciclistico. Già, perchè l’hotel ci ha prestato le biciclette per recarci in loco in modo da gestire più agilmente gli spostamenti. Vogliamo parlarne dei mezzi che ci hanno fornito? Due pedali con le ruote e la ruggine intorno…delle biciclette parlanti, il loro cigolio sembrava riproducesse le nostre cicalate sulla spiaggia del giorno prima!

Rumoreggi a parte, il parterre ci si presenta molto cool, modelline in minigonna e tacchi, sorridenti per festeggiare gli atleti, ragazze pon pon pronte per sventolare i loro lustrini in aria( questa parentesi è per invogliare i Falegnami a partecipare il prossimo anno), gli iscritti elettrici ed agitati.

Quando tutto è quasi pronto mi stacco dal gruppo col mio “triciclo” e mi apposto lungo il viale per scattare le prime foto ai runner ancora freschi. La parte corsa sulla spiaggia l’ho costeggiata sulla strada parallela ma mi accorgo che i primi tra cui Anna Sandrini e Luca, mio marito, vanno troppo veloci per me che conosco anche poco la cittadina.

Mara

Mara

Inizio così a pedalare come una folle pregando Dio di non perdere qualche bullone dal ragotto che ho sotto le natiche. Col mio sferragliare per le strade interne credo di aver dato il buongiorno a molti vacanzieri assonnati.
Raggiungo la testa del gruppo prima che entrino in pineta ma perdo Anna e Luca, così mi fermo aspettando almeno Mara e Cesi, Sonia, che corre la 21, la devo lasciare sfilare da sola perchè vengo assalita dall’ansia di non ritrovarmi in tempo all’arrivo dei 10 km.

Dopo averle tifate a gran voce, riprendo la mia bicicletta che sobbalza ogni volta che becco una radice, gli alberi qui la fanno da padrone..si diramano con i loro “arti” sotterranei e silenziosi e decidono così una geografia a bozzi di tutte le strade di Milano Marittima.

All’arrivo piazzo il mezzo in parte ed aspetto Anna, dovrebbe arrivare prima come l’anno scorso invece viene preceduta da un’altra concorrente, sfilerà seconda spinta dai miei poco aggraziati incitamenti alla volata. Rifocillata Anna riprendo posto all’arrivo per il tifo delle altre.

Cesi

Cesi

Pur essendo miope ormai riconosco le falcate di tutte anche da lontano perchè ognuna ha il proprio inconfondibile stile. Anna, composta ed elegante ha la falcata lunga, Mara dritta e ferma ha spesso lo sguardo basso quasi alla ricerca di una motivazione, Cesi ha il passo dalla gamba tesa e dritta e muove dondolante i gomiti come per voler correre anche con le braccia e Sonia è composta, seria e concentrata.

Riunite all’arrivo ascoltiamo l’intervista ad una Anna imbarazzata ma sorridente e subito dopo pensiamo al tifo per Luca e Sonia che stanno affrontando la mezza. Sferragliamo in tre con le bici nel punto che ci pare il più saggio per una rinforzo di acqua e voce a Luca. Eccolo arrivare, Luca ringrazia per l’acqua che Anna gli passa semplificandogli molto la vita.

Lo affianchiamo poi quando sbuca dallo stretto viottolo di sterrato e lo supportiamo a gran voce come delle pazze fino all’arrivo, sudato per il caldo conclude la sua gara ad un ottimo 28° posto. Non è in squadra vero, ma ci ha fatto da balia tutto il week end improvvisandosi anche meccanico di biciclette per Cesi che ha avuto problemi di catena, quindi un pensiero glielo dovevamo! Si riprende in mano “la ferramenta” e si va incontro a Sonia.

Sonia

Sonia

La gara è dura, tra spiaggia, caldo ed un ponte di ferro a scale strette da incubo questa 21 Km ha sicuramente reso la vita poco facile agli atleti. Non sappiamo come arriverà ma siamo pronte ed eccola sbucare, seria e in difetto di energie. Ripescatala fuori dallo sterrato la incitiamo con un piglio da sciame di mosche intorno alla testa, forse avrebbe voluto scacciarci perchè troppo arrabbiata e stanca ma noi da Gelatine di spirito imperterrite le ronziamo attorno certe di fare bene fino alla fatidica frase di Mara che ogni tanto si sa, scollega il cervello!

Dai che fai il personale!

Sonia senza energia si gira verso di lei con una cattiveria da tigre ferita e con una mano le fa segno di non dire altro, mi viene ancora da ridere al pensiero di quello sguardo…Mara zittisce mentre io e Anna continuiamo a vociare.

Credo che questo episodio rimarrà negli annali della storia delle Gelatine.
In ultimo, Sonia viene agganciata da Luca, l’unico assennato che la porta al traguardo con poche indicazioni utili per terminare la gara.

E’ finita.

Le Gelatine tornano a casa dai loro Falegnami, certe di essere mancate a qualcuno di loro perchè noi donne dell’Atletica Falegnameria Guerrini, dove passiamo, lasciamo il segno.

Chiedere agli abitanti di MiMa per conferma!

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