di Renato
Sabato 5 marzo. Ore 7.15. I resti di quella che fu la grande armata della Cupola (Renato, Silvio, Rino e Angelo) insieme all’elite delle gelatine (Cesi, Maria e Mara) si sono dati appuntamento a Borgosatollo. Destinazione Mortirolo. Il cielo è grigio che più grigio non si può.
Imbocchiamo la superstrada della Val Camonica. Questa è una strada dritta, da percorrere fino in fondo senza possibilità di sbagliare. Maria e le gelatine invece ci riescono. Impegnate in una furiosa partita “de barbos” prendono l’uscita di Pisogne. Noi le rincorriamo per riportarle sulla retta via, altrimenti continuerebbero a vagare con il rischio che le arrestino per vagabondaggio.
Arrivati a Monno (1.066 mt) sotto una copiosa nevicata si fa la sosta obbligata da Germano (proprietario del negozio di alimentari e, al piano di sopra, di TeleBoario) per un panino con lo speck. Germano, da bravo showman, imbraccia la fisarmonica e si produce in due canzoni del suo repertorio folk (visto il genere musicale a momenti Mara vomita il panino).
Inizia la salita sotto una fitta nevicata, risulteranno infatti caduti in giornata 50 cm, con un gelido vento trasversale e -3 di temperatura. (Le mogli, ragazze di città, sono salite con la motoslitta). Le gelatine invece, ragazze d’acciaio, non hanno avuto il minimo cedimento fino al rifugio.
Ammirati e commossi da tale ardimento è stato deciso, a furor di popolo, che da oggi le gelatine entrano a far parte ufficialmente della mitica “cupola”. Per il direttivo invece è ancora presto. Voci di corridoio mi dicono che esiste un veto di natura, diciamo così, “ginevrina”.
Ecco il video-fotografico che immortala l’impresa da tempi eroici.