di Anna Zaltieri
Domenica 5 febbraio, allenamento in campestre.
No!
Rewind.
Domenica 5 febbraio gara di 10 chilometri a Bergamo organizzata dal circuito “Follow your passion”.
Ho “tirato” anche Luca per sconfinare e andare a farci una gara, mi sento bene ho bisogno di tenere alta la competizione e di testarmi.
Così nonostante il periodo invernale e il carico di lavori, ci iscriviamo ad una bellissima ed impegnativa corsa nella città di Bergamo bassa.
Il freddo è pungente, nemmeno il timido sole che sorge riesce a darci un po’ di tepore, mettermi in pantaloncini e canotta non è facile ma sono temprata dalle tante gare corse a tali temperature, tanto poi ci si scalda correndo!
Luca invece opta per un outfit più da Macchia Nera!
Soffre il freddo molto più di me e preferisce rimanere ben coperto.
Le voci dei runner in partenza danno questa gara come velocissima salita inziale a parte, lo speaker anche.
Mi sto già fregando le mani perché sarà un ottimo test.
Sono in prima griglia e come sempre con un po’ di insolenza mi piazzo davanti, ogni secondo da rosicchiare è prezioso quindi non voglio perdermi nulla dal momento dello sparo.
Via, si parte!
La prima salita che punta dritta verso Bergamo Alta è più di un chilometro e la corro molto bene, le gambe rispondono alla grande, tra me e me mi dico…dai poi spiana!
Discesa e via mi lascio andare, poi di nuovo un piano ma non mi pare sia così ..piano!
Insomma dal 2° chilometro in poi ogni tanto ci troviamo a correre più pendenze che non sono da montagna senz’altro ma è ben diverso che correre totalmente in orizzontale.
Al 3° chilometro mi raggiunge Elena del Brescia Marathon, l’aspettavo per un aiuto, mi passa avanti e mi attacco, e mi tiene alto il ritmo perché a dirla tutta, mi stavo addormentando sulle gambe.
Cerco di non perderla, peccato che dopo una delle tante salite ceda un poco e io mi trovi a doverla passare.
Altre salite ancora ma chissà come le discese non sono proporzionali!
Trovo affascinante l’ingresso nella sede dell’Accademia della Guardia di Finanza, a sinistra e a destra del percorso interno al cortile, militari a gruppetti di due o tre che ci hanno scortati con lo sguardo.
In un punto avrei anche potuto tagliare una curva ma non mi sono sentita libera di farlo sotto i loro occhi… ho pensato, “se taglio mi brancano e non posso terminare la gara!”
Li saluto con un cenno della mano e sfilo fuori dalla cancellata per gli ultimi chilometri.
Gli ultimi due …ancora salita, ma non è possibile!
Tengo comunque bene e corro ai 4.30 per finire l’ultimo chilometro in 4:23.
E mi rendo conto che sì ho dato ma ne avevo ancora e questo mi fa ben sperare per la prossima stagione su strada.
Concludo in 45:57, considerando che il Garmin mi dà 210 metri in più sono molto soddisfatta.
Ringrazio Elena che arriva poco dopo di me, atlete che sono state forti e che comunque lo sono ancora, per me sono un esempio.
Gli anni scorsi vedevo questa runner con il binocolo, adesso me ne sono appropriata, e spero che Elena non ne abbia amale, come punto di riferimento per migliorarmi ancora.
Anche grazie al suo aiuto quindi concludo 4ª di categoria SF45 e 25° donna assoluta su 136.
Luca pure corre molto bene e senza esagerare e tirarsi il collo, chiude in 36:42. E’ 3° di categoria SM50.
Arrabattiamo di fretta le nostre cose per tornarcene il prima possibile dai nostri compagni di squadra che si son ritrovati per un allenamento in campestre.
Viviamo per correre e per competere, anche da soli prendiamo l’auto e andiamo a cercarci le gare ma poi si torna sempre in “famiglia”, per abboccarsi di battute e di scherzi, per raccontare le proprie imprese e per ascoltare quelle degli altri.
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