di Silver
Dopo un periodo di meritato riposo, ritorna a grande richiesta “Corse, Canzoni e Cinema”, la rubrica che propone canzoni e film che parlano di “corse e dintorni”.
Il brano scelto per il rientro, per la gioia dell’amico “beppe”, è “Long May You Run” (1976), una delle più belle canzoni dello sterminato repertorio di Neil Young, cantautore e rocker canadese che ha fatto la storia della musica mondiale.
Artista capace di passare con disinvoltura dalla ballata acustica al rock più duro. L’approccio volutamente sporco e grezzo che contraddistingue le sue canzoni, soprattutto dal vivo, l’hanno fatto considerare da molti come precursore del Punk, mentre altri, per lo stesso motivo, lo hanno acclamato padrino del Grunge. E’ stato inoltre determinante per lo sviluppo del rock alternativo.
Di sicuro è uno dei miei artisti preferiti. Memorabile il concerto visto a Brescia nel luglio 2001, nell’ambito del Summer Festival: tre ore di adrenalina pura accompagnato dagli inseparabili Crazy Horse. Evento seguito la sera dopo dalla performance di un’altra pietra miliare della canzone: Bob Dylan. Un’incredibile doppietta, una vera goduria, più unica che rara per una città come Brescia.
“Long May You Run” (“Che tu possa correre a lungo”) è del genere ballad, una struggente canzone acustica che ben si adatta allo spirito libero di noi falegnami:
“We’ve been through some things together
With trunks of memories still to come
We found things to do in stormy weather
Long may you run
Long may you run,
long may you run …”
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“Ne abbiamo passate tante insieme,
Con bauli di ricordi ancora da venire
Trovavamo cose da fare in giorni di tempesta
Che tu possa correre a lungo
Che tu possa correre a lungo,
che tu possa correre a lungo…”
Buon ascolto.