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Alla scoperta di Montirone

di Anna Zaltieri

Montirone

In settimana serpeggia sui cellulari della squadra un messaggio del Presidente: Domenica si va a Montirone. Tranne alcuni affezionati all’Hinterland, anche per necessità di punteggio e le Gelatine impegnate in lunghi, gli altri rispondono…presente! Me compresa, unica Gelatina.

“Alla scoperta di Montirone” è una passeggiata di 6/12 Km che si affaccia sul mondo del podismo per la prima volta. Mi piace il laghetto da dove si parte, mi piace la fauna che lo circonda peccato solo per il freddo umido che ci morde ossa e muscoli.

Quando arriviamo scintille di “affetto” si accendono tra Luca e lo Zanna.
E’ in previsione una sfida che per vari motivi si trasforma in un allenamento a due. Non sempre la competizione significa giocare in solitaria, alcune volte lo sport diventa aiuto reciproco e la squadra assume i toni più corretti per dipingersi di amicizia.

Ma veniamo alla gara. Correre costeggiando il lago ha il suo fascino e a dirla tutta avrei continuato a giraci intorno tanto ho goduto del paesaggio, tra l’altro proprio qui vengo agganciata dal buon Silvano che, in recupero da un eccessivo sovraccarico nelle ultime settimane, decide di dosare la velocità.

Così correndo in coppia, vediamo sfilare i nostri compagni tra cui Antonio Avallone che si è rimesso in gran forma e che viaggia come una scheggia. Io e Silvano teniamo un buon ritmo ma mentre lui parla e fa il punto sulla situazione del sito con numeri e statistiche, io faccio segni con le mani per risparmiare il fiato.

Passo dopo passo ci avviciniamo a Sergio Serana che cerca di tirare un Orazio Brioni un po’ in affanno, probabilmente ha perso lo smalto della gara ma è tenace ed arriva fino in fondo senza fermarsi. Quando il Vate decide di allungare, Sergio molto galantemente si sincera che io stia bene e che riesca a correre, neanche chiederlo non mi fermerei mai ma è bello sentirsi coccolata da questi Falegnami!

In effetti però forse ci ha visto bene perchè sul mio viso c’è stanchezza, probabilmente il freddo umido e i 12 km che non finivano più mi hanno reso tutto più difficile. Ad un certo punto sento la voce amica di Cipo, adoro quest’uomo, ha un modo di fare che mi mette buon umore e tranquillità.
Rimane con me per poco perché ha molta birra in corpo (e non parlo della bionda), così lo perdo presto di vista.

Montirone_premiazioneNon vedo l’ora di arrivare al traguardo, oggi sto soffrendo il ritmo dei 4.40 ed alcuni vecchi nemici si stanno ripresentando, i soliti dolori. Quando intravedo l’amato laghetto, con la coda dell’occhio scorgo una ragazza che tenta di sorpassarmi, so di essere seconda e siccome non accadrà spesso mi avvinghio con le unghie a questa, per ora, possibilità di podio. Allungo ma l’avversaria è tosta e non molla, ci prova e sulla discesa finale l’asfalto. Arrivo al traguardo con una faccia nera di cattiveria agonistica che constato, diverte molto i Falegnami .

Vorrei vedere voi con un rivale alle calcagna proprio in dirittura d’arrivo! Tanta fatica per nulla però perché non ci sono state premiazioni individuali, ma solo quelle di gruppo, dove peraltro abbiamo conquistato una buona quarta piazza … mi fossi informata meglio mi sarei risparmiata!

La grigia mattinata si chiude positivamente, miei dolori a parte, è stato un bell’allenamento anche di testa. Saluto i miei compagni di squadra e parto con i ragguagli via Whatsapp alle Gelatine sulla gara. Anche loro, è ormai sottinteso, fanno parte della mia Domenica podistica.

Mi auguro che l’Associazione Montironis il prossimo anno riproponga questa bella manifestazione, magari in veste competitiva.

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