di Anna Zaltieri
Quando parlando con le altre squadre mi sento dire: “Eh ma voi della Guerrini siete davvero un bellissimo gruppo”, penso ai problemi quotidiani che toccano anche alla nostra famiglia.
Come tutti, siamo umani e ci inceppiamo, ma vuoi che abbiamo la fortuna di avere un Presidente che sente la squadra come un figlio, vuoi che chi fa parte di questo gruppo sente l’amore che c’è alla base, vuoi che la “Cupola” ai suoi tempi ha piantato radici più che solide … insomma tutto questo fa sì che l’armonia e la voglia di stare insieme abbiano sempre la meglio.
E la dimostrazione è stata la “Fiorentina sotto le stelle” di venerdì 6 luglio.
Quest’anno Sonia ha tirato le fila dell’organizzazione e bisogna proprio dirlo, in modo impeccabile. Aiutata da Maria ci hanno fatto sentire ospiti graditi e coccolati e l’unico compito che abbiamo dovuto svolgere è stato quello di mangiare, bere e divertirci.
Ciò che mi ha colpito all’arrivo è stato l’ordine della preparazione, dal gazebo in ingresso dove è stato allestito un ottimo aperitivo, all’area cottura pulita ed efficiente, alla tavolata imbandita con una precisione svizzera. Mentre nei paraggi della spillatrice, gentilmente offerta da Pecker, ci siamo sbafati l’aperitivo, i due giovani saggi, Davide e Roberto si sono prestati al ruolo di fuochisti.
E li abbiamo promossi a pieni voti visto che fiorentine e tagliata erano cotte a puntino e sono state spazzolate tra elogi e bicchieri di birra. Intorno a noi il bucolico campo di un Sig. Girelli rilassato che anche quest’anno ha presieduto la tavolata affiancato dalla moglie e dai soliti compagni di bevuta.
Con Simona prendo posto un attimo in ritardo e mi accoccolo accanto a Sonia e Cesi. Da qui non smetto di ridere fino a tarda notte.
E’ d’uopo però anche parlare di corsa con l’uno o con l’altro perchè alla fine siamo pur sempre una squadra che corre a piedi e questo sport, non dovrei nemmeno ribadirlo, è presenza perenne nelle nostre vite. Ma stasera non c’è solo questo, c’è anche il resto … ed è un resto allegro e quasi sempre dosatamente sopra le righe.
Tra Antonio Avallone, ormai per me Tony boy, che con il suo sex appeal ha trascinato Cesi in balli ed ancheggiamenti, e Maurizio Boldori che ci ha raccontato delle sue prodezze giovanili, non abbiamo avuto un attimo per respirare … saranno state forse anche le pacche sulla spalla dello Zanna a toglierci il fiato?
La lunga tavolata ha sussultato tutta la notte in un unicum di risate, battute ed ammiccamenti mentre un sottofondo musicale gentilmente offerto da Davide, ha scandito anche i balli latino americani del focoso Tony.
Ai posti d’onore la Cupola allegra e gioviale come non mai, è rimasta agganciata tutta sera al resto della tavolata anche quando un Riccio in gran forma ha imbastito una “mora” casalinga e chiassosa.
Per l’occasione ben due fotografi si sono avvicendati ad immortalare le gesta di Falegnami e Gelatine allegramente scatenati, Stefano Boglioni che ci ha fornito anche del fantastico pane e dei taralli gustosi e lo sperticato Renato che ha colto col suo mite sorriso, le espressioni e le smorfie più significative della serata. Vedere le fotogallery pubblicate qua sotto.
Come ogni anno questo punto di luce gioioso e chiassoso nelle buie campagne nostrane mi fa uno strano effetto. Come ha detto giustamente Anna S., le cose belle finiscono sempre troppo presto ma forse è proprio questa la forza della Fiorentina sotto le stelle.
Che ci siamo divertiti così tanto, che tutto è stato così naturalmente perfetto che il tempo è volato. E quando il tempo vola lascia spazio ad una punta di malinconia.
Ed è proprio sotto quel tendone illuminato che si raccoglie una sentimento strano.
Di gratitudine per chi ha pensato ad una squadra così.
Per chi c’è e si impegna per gli altri.
Per chi rinuncia ai propri spazi per noi.
Il risultato è questo, quello che il giorno dopo ti fa pensare e ricordare con un sorriso, che ti fa scrivere sui vari gruppi un grazie sentito, un grazie corale.
A tutti.