di Andrea Cavalli
Lo scorso anno non mi sono mai rassegnato, ogni volta che intravedevo un barlume di diminuzione del dolore all’anca o al ginocchio rimettevo le scarpe, mi devastavo in pista a fare allenamento, oppure nelle gare più o meno competitive (per quel che potevo fare).
L’errore più grande di tutti i pazzi che amano la corsa è proprio il fatto di non capire che se il tuo fisico ti dice “fermati!”, tu ti devi fermare. Non devi far finta di niente e continuare a correre, non devi cambiare sport, non devi fare nulla, non dovresti nemmeno pensare, ma solo fermarti.
Vivere per qualche mese lo sport che ami in modo diverso e non con l’affanno di ricominciare, anche perché quando ricominci davvero, senza nessun dolore, apprezzi veramente il significato della corsa, dell’agonismo, del correre fine a se stesso, del sudore e del piacere che ti da uno sport così semplice ma così …
A dicembre ho provato fare un paio di gare per capire come stavo, per capire se la mia testa aveva superato il dolore al ginocchio che ho avuto negli ultimi tre mesi. Erano però le prime gare dell’anno, Bedizzole e Puegnago, il test probante per la mia vera ripresa (passatemi il termine), e devo ammettere che mi sono sentito veramente bene, con la voglia di praticare nuovamente l’atletica.
Bando alle smancerie e passiamo al fatto agonistico. Sabato, giorno della Befana, si è svolto in quel di Bedizzole il classico cross Fidal, giunto alla 31ª edizione, valevole come fase 1 del gran prix provinciale di società. Giornata uggiosa e percorso rinnovato come location da qualche anno da parte dell’atletica Bedizzole che si snoda in mezzo ai campi, leggermente ondulato con terreno leggermente umido.
Il programma prevedeva quattro batterie. La prima di 4 km, riservata alle donne, è stata vinta da Enrica Carrara dell’Atletica Lumezzane, davanti a Patrizia Tisi dell’Atletica Paratico, terza Paola Rosini dell’Atletica Lem Lonato.
La seconda di 6 km, uomini over 50, vedeva già dalle battute iniziali la fuga in solitaria di quattro corridori dell’Atletica Paratico. La gara è stata poi poi negli ultimi metri da Giorgio Bresciani (sempre sulla breccia), di un niente su Marco Premoli, un po’ più staccato arriva terzo Filippo Bontempi, tutti dell’Atletica Paratico. Primo dei nostri è risultato Roberto Crescini, ottavo.
La terza, sempre di 6 km, vedeva in campo gli under 50 più le donne senior. La gara ha visto due dei nostri portacolori battagliare nelle prime posizioni. Alla fine a spuntarla è stato Danilo Bosio dell’Atletica Lumezzane, davanti a Claudio Del Moro dell’Atletica Paratico e al nostro Alessandro Massardi, quarto Nicola Nozza dell’Atletica Lumezzane e quinto l’altro nostro cavallo di battaglia, Noè Gabusi.
L’ultima batteria era riservata agli assoluti e aveva un chilometraggio maggiore, quattro giri del percorso per un totale di 8 km. La vittoria è andata a Marco Losio del Rodengo Saiano, secondo Mustafà Belghiti e terzo Yassin Razgani, entrambe del San Rocchino.
A livello societario, nonostante la folta presenza di tante società, ci siamo difesi divinamente, conquistando la terza piazza dietro ai due colossi dell’Atletica PAratico e dell’Atletica Lumezzane. Chi ben inizia alla fine raccoglie buoni frutti.
Domenica invece andava in onda la prima gara dell’Hinterland gardesano a Puegnago, percorso simile all’ultima gara del 2017 che si snodava intorno alle colline del lago di garda, impegnativo con parecchi saliscendi, ma del resto la zona lo prevede.
Per quanto riguarda gli uomini grande prestazione di squadra per quanto riguarda i falegnami con i nostri Riki Morandini e Stefano “Riccio” Bertocchi” rispwttivamente al terzo e al quarto posto assoluto. In campo femminile primato per Sara Bazzoli dell’Atletica Gavardo, seconda Dorina Salvi del Rodengo Saiano, terza Maria Grazia Roberti dell’Atletica Gavardo.
Buona la nostra presenza anche se non delle migliori, ma ci sta, dopo le fatiche di Bedizzole che chi ha preferito correre in compagnia in una gara competitiva e chi correre in compagnia nel centro di Borgosatollo, “ca va sans dire!!!”
Anno nuovo Joiner nuova, ad opera di Silver … speriamo di vederne delle belle.