di Anna Zaltieri
Il giorno dopo è il momento migliore per gustarsi intimamente ogni attimo di sofferenza della gara. Durante l’agone è troppo intenso lo sforzo, si stringono i denti per arrivare in fondo e non si ha tempo per goderlo in toto.
Il post immediato è adrenalinico, soprattutto quando si trascorre la serata con i Falegnami.
Il giorno dopo è perfetto perchè tra una cosa e l’altra si ripercorre il tracciato e si ricordano man mano i momenti singoli, le salite, il mal di gambe, il sudore, il fiato corto, i passi degli altri che non si accetta che ci superino, la volata finale ed i tempi.
La quarta edizione della “Corri nella Val Verde“ di Botticino, mi lascia un sorrisetto sulle labbra. E’ stata dura, alcune salite, un po’ di sterrato non facile in alcuni punti causa ghiaia come sabbia che macina i muscoli e che rallenta l’andatura, una salita finale molto marcata che io ho percepito come infinita ed una discesa nei boschi a cui prestare attenzione perchè “volata” nel chiaro scuro del boschetto con qualche piccolo dissesto “geologico”.
E voglio sgridare Silvano che mi ha liquidato la salita finale con un: “Ma sì, è un po’ più di un cavalcavia….!” Il punto esclamativo potrebbe rendere l’espressione del mio viso quando ho alzato il naso e visto “il cavalcavia”, nemmeno l’incitamento del Riccio mi ha rincuorato, anzi dicendomi che mancava un chilometro e mezzo mi ha fatto un dispiacere.
Ma … non si inizia mai una frase con ma (postilla scolastica per Aldo) ma qui ci sta, mi sono difesa e non ho ceduto ad una testa sempre in risparmio di energie anzi le ho spese proprio tutte!
Dopo il dovere, il piacere. Unica gelatina mi sono ritagliata uno spazio tutto mio tra i Falegnami, ma insieme alle altre è tutto più bello e più colorato. Per fortuna la nostra capitana Mara mi ha raggiunto e ci siamo fatte compagnia accodate ad una comitiva molto allegra.
Allegra è un termine riduttivo in realtà, diciamo euforica? Sarà l’atmosfera di ferie imminenti ad aver avuto un effetto esilarante e farsesco su tutti, in particolare sul buon Stefano Bertocchi detto Riccio che ci ha regalato alcune perle di saggezza davvero interessanti accompagnate da una galleria di immagini di notevole spessore cul-turale.
Il nostro immenso President che ha molta delicatezza di pensieri è al contempo un gran guascone e si diverte un mondo ad ascoltare le stranezze della sua squadra, Aldo (Pelo) che nonostante la casa allagata (vero?) è stato presente e vigile ad ogni battuta, Riccardo Bana sempre sul pezzo … non dico quale … si è devo dire, comportato bene facendomi da Gelatina di compagnia in mancanza di quelle vere.
Maurizio Turchetti, il mio mito podistico, mi ha fatto il tifo e mi ha sostenuto, peccato aver mancato l’ appuntamento al nostro “selfie d’ordinanza”. Gigi, il Mister che di fronte ad una birra scioglie il suo sguardo da duro. E poi tutta un’entourage di Falegnami che come satelliti girano, appaiono e scompaiono a seconda delle gare e delle serate.
Pian piano inizio a memorizzarli tutti e soprattutto ad affezionarmi a tutti..anche al postì che mi voleva strozzare. E come al solito una bella serata d’estate termina sotto un intenso cielo blu, si torna a casa col sorriso ed un po’ spiace che le vacanze ci portino lontani dalle gare, dalla squadra e dalle mie ormai indispensabili Gelatine.
Per la cronaca la gara è stata vinta da Renato Tosi, stabilendo il nuovo record della corsa, con tre nostri portacolori – Roby Crescini, el President e Matteo Garza – nei primi quindici e per questo premiati.