di Anna Zaltieri
Una pagina bianca su cui scrivere è come una pista tutta da correre. Così come idee e frasi affollano la mente prima di iniziare un articolo, nello stesso modo si scatenano i pensieri prima di una gara. Dopo i tachicardici 1500 di Salò, i Falegnami allungano il passo anche sulla più ariosa e ventilata pista di Desenzano.
In 15 presenti ed il President sempre in prima fila anche se col pensiero alla sua “Signora”…e non parlo della moglie!
Il nostro capannello nero arancio è sempre il più frizzante, da Severo che ha passato tutto il tempo a fare stretching … con la mandibola … al Pitagorico Silvano che detta i propri tempi di marcia come una profetica Cassandra a Mara che tentenna la cresta con un’ansia contagiosa!
Siamo solo in tre Gelatine e ci mancano le nostre compagne di corsa, Cesi, Maria, Roberta e Sonia ma il nostro parlottare vale per tutte e sette, ci interrompiamo solo per ammirare lo sforzo elegante e tonico dei duecentometristi.
La prima batteria, quella “lenta”, è quella mia e di Mara che tra l’altro la conclude in seconda posizione con un’andatura veloce ma costante, a lei un applauso fragoroso. Anche il mio passo è stato costante, col fiato strozzato fino alla fine ho goduto del tifo sparso per l’ellisse famigerata.
Il Presidente che non mi ha dedicato nemmeno un pon pon, ha però controllato che finissi i 7 giri e mezzo, Gigi da allenatore scrupoloso ed accudente ha incitato tutte noi dandoci forza e continuità, Claudio fermo per infortunio non ha mancato di esserci per la squadra. Vicino agli spalti un gruppo di Falegnami ci ha sostenuto con grinta e con gran voce.
Ed arriviamo alla seconda batteria, quella veloce delle inarrivabili in cui la nostra Anna Sandrini spicca e…ne combina una proprio da Gelatina! Tra le primissime fin dall’inizio calcola male l’ultimo giro ed impenna in una volata al limite del cardiopalma accorgendosi poi che la matematica non è un’opinione ma in alcuni casi, un dramma!
Io e Mara la vediamo in affanno, non può e non deve fermarsi! Non Anna! Così la incitiamo a morire senza fermarsi e nonostante qualche secondo di troppo, corre comunque un fantastico tempo.
Gli uomini. Me ne sono perso qualcuno di sicuro ma ho potuto incitare Gianfranco e Rino, sudati ed affaticati ma imperturbabili nel passo, Gigi e Silvano eleganti e composti anche sotto sforzo e il Presidente che ha corso con la testa nel pallone…di calcio!
Lavata via ansia ed adrenalina con la doccia ci rifocilliamo con le torte di Anna e Mara, fantastiche podiste e cuoche! Lo stadio chiude, le luci si spengono, ultimi rimasti ci trasferiamo fuori dal cancello per chiacchierare e sbocconcellare ancora qualcosa.
E’tardi ed è ora di andare a casa per riposare i muscoli ma ci dedichiamo un ultimo selfie da vera squadra unita.
Tra risate, schiamazzi e smorfie ecco i Falegnami!