Scritto da 16:45 News

Pensieri e parole di un maratoneta

di Massimo Rizzola

Il sole splende alto nel cielo azzurro e terso.

La gara di ieri sembra già un ricordo lontano. Ripercorro con la mente i 42,195 km a partire dall’attesa in griglia con i soliti dubbi ed interrogativi, ma dallo sparo in poi tutto si dissolve con il vento quasi sempre contrario e sferzante a farla da padrone in queste terre venete.

Nonostante vi siano condizioni avverse, le gambe ruotano fluide ed i chilometri passano veloci nei paesi tra il fiume ed il vociare caloroso delle genti assiepate ai bordi del tracciato.

Quando la maggior parte della distanza è compiuta, si intravede Venezia all’orizzonte ma il Ponte della Libertà con l’aiuto di Giove Pluvio ed Eolo il Dio dei venti, impone la lotta impari tra l’uomo e la natura.

Con coraggio ed abnegazione affronto lo sforzo attingendo ad ogni stilla di energia e mi pare ancora di sentire il vento che mi respinge ed il sapore salmastro in bocca.

Di colpo entrando in città cambia lo scenario, si corre sui ponti e per le calle bagnate dalle onde del mare, l’emozione è forte e gli incitamenti della folla mi spingono verso il traguardo che taglio con le lacrime agli occhi ringraziando Dio per il suo aiuto.

Alla fine rimane la consapevolezza e la tranquillità di aver dato tutto, ma anche il rammarico di non aver ricevuto tanto…

Indietro non si torna ed il maratoneta guarda sempre avanti pensando già alla prossima battaglia …

 … e intanto il sole splende beffardo nel cielo azzurro e terso.

 

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