di Andrea Belleri
L’obiettivo di questo fine stagione è ben chiaro: 26 Novembre Maratona di Firenze. Da qualche settimana infatti le tabelle degli allenamenti sono cambiate. Si corre un po’ più lentamente ma per più km. Le ore passate sulla strada ed in pista sono tante, i km percorsi iniziano gradualmente ad aumentare e con loro impegno e stanchezza. Da neofita della distanza, quella di Firenze sarà la mia prima gara sui 42km, quindi ho iniziato ad affrontare i primi e temuti “lunghissimi”.
Per testare un po’ il livello della forma fisica e delle gambe, Gigi Bresciani ed io decidiamo di iscriverci alla mezza io21zero97 dell’ 8 ottobre.
Ennesima levataccia domenicale con sveglia alle 5.30 e partenza per Darfo, dove lasciata la macchina in prossimità dell’arrivo, prendiamo il bus navetta destinazione Breno, dove ci sarà la partenza della gara.
L’intento, anche se un po’ ottimistico, sarebbe di strappare un personale sulla distanza. Sono ben consapevole del passo che dovrò tenere e la cosa un po’ mi preoccupa.
Ai nastri di partenza si cerca di stemperare la tensione scambiando qualche chiacchiera con “i soliti noti” e si cerca sotto traccia qualche possibile “treno” per la gara.
Si parte. Il primo km è completamente in discesa, e nonostante si cerchi di tenere controllate le gambe, è velocissimo: 3.15.
Al quarto km finalmente riesco ad affiancarmi a Gigi, e qui inizia la mia gara, la nostra gara.
In settimana mi aveva fatto una promessa: mi avrebbe tirato i primi 15 km. Averlo a fianco mi tranquillizza. Gigi è un orologio, se stabilisce un passo quello mantiene.
La prima parte del percorso è veloce, i km scorrono abbastanza agevolmente. Al km 8 mi accorgo però che il passo non è quello previsto. 3.26. Gigi ride ed allarga le braccia come a dire: “cosa dobbiamo fare!?”
Lo maledico apertamente ma dentro di me sono certo che se stiamo tenendo questo ritmo è perché lo abbiamo nelle gambe. Mi fido di lui.
Gigi alla fine farà molto di più per me. Spalla a spalla mi trascina fino al km 16. Dal sedicesimo km inizia la mia sfida con me stesso.
L’ultima parte di gara è un po’ più lenta, incontro qualche piccolo sali/scendi che mi mette davvero alla prova. Riesco comunque a tenere il passo costante.
La stanchezza inizia a farsi sentire, ma la mente è fissa al traguardo.
L’ultimo km è quello della forza della disperazione. Il rettilineo che porta allo stadio è interminabile. Il colpo d’occhio all’interno dello stadio è appagante. Tribune piene e urlanti. Sembra una “gara vera”. La mia testa vorrebbe provare l’ultimo sprint, ma le gambe questa volta non rispondono ai comandi. Ultimo km 3.30.
Il cronometro al traguardo segna 1:13:58. Vecchio personale abbattuto di 2 minuti e 38 secondi. Una soddisfazione ed emozione unica. I sacrifici anche questa volta hanno pagato il loro conto.
Sono sfinito ma felice ed orgoglioso di ciò che sono riuscito ad ottenere.
Dopo pochi secondi arriva il mister 1:14:42. Un tempo pazzesco. Non il suo personal, ma il miglior risultato degli ultimi 8 anni. Chiude secondo di categoria. Una certezza!
La gara è molto bella e ben organizzata. Percorso affascinante, per lunghi tratti immerso nella natura, e con spettatori a fare il tifo lungo quasi tutto il percorso.
Un ringraziamento speciale a Gigi Bresciani, mister ma soprattutto amico, senza il quale non sarebbe stato possibile ottenere questo risultato.
Le classifiche :
https://www.endu.net/it/events/io21zero97/results