Scritto da 20:35 News

La mia Innovation Run

di Andrea Belleri

Per chi come me è da poco entrato nel mondo della corsa tutto ciò che lo circonda è nuovo!
I programmi delle gare, i lunghi, i corti, la pista.
Il lento, il passo gara, le ripetute, il fartlek.
Tutte parole sensazioni ed allenamenti che piano piano stanno entrando nel
mio vocabolario e che sto cercando di interiorizzare.

Perché mi sono affacciato al mondo della corsa? Non lo so. Forse per una scommessa con me stesso.
Perché continuò a farlo? Perché mi fa stare bene.

Bergamo, 16 Aprile 2023.
Personalmente sono in un periodo non particolarmente brillante. I 10km della Bam e della Orziten mi hanno lasciato un po’ di amaro in bocca e la consapevolezza che più di quello che ho dato non avevo. Le finisco entrambe senza energie e con tempi un po’ più alti rispetto alle aspettative.
Ma la corsa si sa, ti dà sempre una possibilità per ritrovarti e migliorare.

Questa possibilità prende il nome di InnovationRun del km Rosso.
Gli allenamenti delle ultime due settimane mi lasciano ben sperare. Le gambe
sembrano essere un po’ più leggere e le sensazioni sono buone. L’obbiettivo
è di avvicinarsi il più possibile ai 35’ e perché no, rimanere sotto! Vorrebbe
dire correre a 3.27/3.28 al km.

Però, essendo un “novellino”, pecco in esperienza nella gestione della gara. Difficilmente riesco a trovare un’andatura costante che mi permette di gestire tutti e 10 i km senza andare in affanno. Solitamente i primi km mi faccio trascinare dalla frenesia della partenza per “bruciarmi” ed arrancare poi in qualche modo fino al traguardo.

Osservo con curiosità come ogni atleta prepara e vive in modo
diverso l’attesa e il momento dello Start. C’è chi se la ride come se nulla
fosse, chi si scambia opinioni sul ritmo da tenere e chi invece sì “isola”
concentrato e taciturno.

Oggi le facce al nastro di partenza sono quelle di avversari forti, esperti e
veloci. Io cerco di nascondere le emozioni, ma dentro di me sono tirato. Tirato fino allo sparo del via. In quel momento tutto ciò che mi circonda svanisce e
rimango solo io. Io e i km da percorrere per arrivare al traguardo.
Conto alla rovescia, sparo e si parte.

Parto bene, 3.18 il primo km. Sono però attento all’orologio e al passo da
tenere. 3.20 il secondo km e 3.23 il terzo. 3.23/3.25 sarà anche la velocità
costante che riuscirò (finalmente) a tenere fino alla fine.

Sto bene, me lo dicono le gambe e me lo dice la testa. Il percorso è
abbastanza veloce, privo di vento (compagno poco gradito delle ultime gare)
e con gruppi di runner che hanno passo simile al mio e che mi tengono
compagnia durante la gara. Riesco addirittura a chiudere il decimo km in
progressione a 3.20 lungo il rettilineo che ci porta all’arrivo.

Il cronometro finale dirà 34’24”. Distante solo 33 sec dal mio PB. Sono sfinito ma pienamente soddisfatto della gestione della gara. Contento inoltre per la rivincita presa su me stesso.

Siamo circa una quindicina di falegnami impegnati oggi nella suggestiva cornice del Kilometro Rosso.
Una menzione speciale ad un infinito Gianangelo Loda secondo di categoria
(37.53), a Michele Preseglio, anche lui abbondantemente sotto i 35min (34’44”) e a Gigi Bresciani che migliora di 30’ le ultime gare, concludendo con un ottimo 35’27”.

La classifica completa.

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