Scritto da 21:18 News

I falegnami alla 5 Mulini

di Anna Zaltieri

Inusualmente il week end successivo al Campaccio, è andata in scena la Cinque Mulini, il cross internazionale forse più bello che con i suoi 91 anni continua ad incantare spettatori ed atleti.
Il passaggio nei mulini del 1200 è sempre emozionante, quanti atleti di calibro si sono imbucati nelle porticine di queste costruzioni antiche!

Il percorso è nervoso e da manuale di campestre.
Per me la più bella e la mia gara preferita tra tutte le specialità, per questo ci tengo sempre particolarmente ad arrivare in forma a questo appuntamento.
E non solo io, in 12 iscritti, in 11 presenti della nostra squadra, Gianangelo Loda ha dovuto rinunciare a malincuore per un problema fisico.
Le gare Master si sono svolte il mattino precedendo l’appuntamento tanto atteso dei big del primo pomeriggio.

La giornata è a dir poco uggiosa, l’umidità entra nelle ossa ma per fortuna noi abbiamo il nostro super gazebo riscaldato e fornito di cucina.
Caffè, brioche, pane e salame, pasta col fantastico sugo di selvaggina di Silvestro, il babbo di Michele e con quello di Davide più light ma buonissimo e ovviamente vino, frizzante e fermo, bianco e rosso…e sì anche l’acqua.
Tutto questo ci ha confortato nel dopo gara.

Entriamo nel vivo, alle 9 la partenza dei più anziani, MM50 e oltre.
In 6 in partenza si buttano nella mischia, un folto gruppo di circa 300 atleti che a fatica sfila sulle salite e negli imbuti dei mulini, il loro giro è di 4200 metri, una schioppettata da divorarsi senza prendere fiato.

Il primo che arriva al traguardo è Luca Pretto che diciamo fa il suo compitino, ha un odio viscerale per questa specialità e si applica poco, ma corre bene e stacca un buon tempo di 15:21 ed è 16° assoluto.

Appena dietro un fantastico Giovanni Farina che si impegna invece molto e che compete con grinta, svolge la sua gara con una passo facile e sempre in spinta, questo atleta ha davvero una bellissima corsa, conclude in 15:36 ed è 6° di categoria!

Segue un ‘altra new entry ma un amico di vecchia data, Alberto Vivaldini che da quando è allenato dal Mister sta mettendo in luce le proprie qualità ed ha acquisito un brio migliore, corre molto bene e conclude in 15:58.

Gallina Massimo, altro “nuovo”, in sordina ed in pace come è nella sua indole, affronta questa campestre alla grande e conclude con il bel tempo di 16:15.

Dietro è lo Zanna che reduce da una brutta tosse si sta un poco riprendendo e riesce a respirare bene e a correre con buona competizione, il tempo è di 16:25.
Ultimo ma per noi della Guerrini sempre il primo, è Cristian il nostro super Presidentissimo che ogni tre per due tribola con qualche acciacco e non riesce ad avere continuità ma che nonostante i dolori si difende ma soprattutto continua ad esserci ed a correre, conclude in 17:37.

Dopo di loro i giovani delle categorie M35-40-45 che vedono schierarsi 4 nostri baldi. Per loro sono 3 i giri e circa 6200 chilometri.

Roberto Tononi guida il gruppo correndo molto bene nonostante i problemi all’anca, conclude con il tempo di 22:30, lo segue un po’ a distanza Michele Preseglio il nostro modello social, che se in strada ha i tempi di Roberto in campestre manca dei giusti appoggi e perde terreno, si batte comunque fino in fondo e conclude in 23:19.

In 23:45 conclude un fantastico Davide che corre con grinta e con capacità, chiude il loop una new entry che si sta appassionando in modo encomiabile alla squadra ed alla corsa, Mauro Ragnoli, termina la sua ottima prestazione in 26:21, questo atleta sta migliorando e pian piano arriverà lontano.

Mancano le donne, corro io sola.
Sembrava non ce ne fossero invece al richiamo in call room arrivano da ogni dove, donne grintose pronte alla battaglia, io compresa.

So di dover partire a tutta da subito e così faccio allo sparo, la prima salita è una buona occasione per me per superare le vicine in modo da sfilarmi dal gruppo ma ci vuole un bel giro per lasciarmi alle spalle tutte quelle che hanno più o meno il mio passo.

Battaglio quasi tutta la gara con una ragazza, ci passiamo e ripassiamo fino al secondo giro all’imbocco dei mulini in cui la lascio alle spalle, negli ultimi metri aumento ancora per non farmi riprendere e ho la meglio, concludo in 18:45 con una bella prestazione e una grande divertita.

Per me correre una campestre è felicità, sentire il terreno morbido sotto i piedi, correre a uomo, fare tattica in ogni istante, mangiarmi gli strappi in salita con pochi balzi e sapere di avere una marcia in più in questo, insomma la campestre è sicuramente la variante atletica in cui mi esprimo meglio.

Meglio non basta invece ai grandi che corrono il pomeriggio, loro devono esprimersi al massimo per poter svettare.
Dopo esserci rifocillati ci gustiamo gli assoluti.
Tra le donne vince e stravince il Kenia con Chebet Beatrice prima e seconda Mayia Lucy, terza piazza invece per il Burundi con Niyomukunzi Francine.

Ammetto che seguire la gara degli uomini è stato molto emozionante soprattutto per la presenza di Crippa che è rimasto incollato fino all’ultimo giro al primo arrivato, Rono del Kenya.

Yeman ha ricevuto un tifo ed un sostegno chiassoso e sentito, lo abbiamo sostenuto fino alla fine ed abbiamo gioito per il suo fantastico 2° posto.

Terzo è arrivato il tunisino Jhinaoui Mohamed, da segnalare Neka Crippa il fratello di Yeman che corre in recupero e si piazza 5° assoluto.

Archiviamo questa bellissima Cinque Mulini facendo i complimenti ai nostri prodi che sono stati grandi e volgiamo lo sguardo alle prossime campestri, Cellatica, Vallagarina, Mantova…

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