di Anna Zaltieri
Sarò sincera, ma poi lo si è quando si dice così?
Ci proverò… non ho molta voglia di scrivere di corsa perché è un periodo non proprio brillante.
Dopo una discreta stagione di personali in pista sono passata alla preparazione della mezza maratona con risultati mediocri ma questo articolo lo devo proprio fare e lo dedico ad un grande personale di un compagno di squadra.
Nelle settimane scorse ci sono stati anche altri pb, quello di Davide Serlini, 1:21:55, dello Zanna, 1:23:38, e di Andrea Belleri, 1:16:38 a Crema su un percorso impegnativo e non possiamo dimenticarli di certo!
Oggi però parlerò della Gaten Halfh Marathon di Milano di domenica 27 novembre, una mezza maratona organizzata con eccellenza e con un percorso filante e suggestivo.
Milano non è sicuramente la mia città preferita per l’eterno caos che la pervade ma quando la folla e le automobili la domenica mattina lasciano spazio ai viali ed ai suoi monumenti e parchi, la città si lascia davvero vivere e guardare e si ridimensiona a misura d’uomo.
E poi i milanesi sono un “popolo” unico, col loro accento appena cantilenante, hanno sempre la voce un po’ sopra di qualche decibel ma il tono è cordiale ed amichevole.
In questa atmosfera siamo 4 Falegnami in partenza.
Luca che tirerà la mezza maratona a Mauro di Forrest, peccato non riesca però vedere l’ora e 29 per pochi secondi come avrebbe voluto!
Io che oggi ho la scorta di Davide il Serla che ha sconfinato solo per tirarmi e farmi tentare il personale dopo la delusione di Crema e Roberto Tononi, altro deluso che ci riprova.
Davide è un grande motivatore ed è davvero bravo come lepre, cosa non da tutti! Corro benissimo fino al 10° chilometro con la convinzione di fare un buon personale, devo addirittura tenermi le gambe per non andare più veloce, l’11° e il 12° chilometro inizio a sentire un po’ la fatica, dal 13° reggo ancora due chilometri ma già arranco e inizia la lotta per arrivare in fondo.
Che ci arrivo proprio perché non esiste non tagliare il traguardo per me! Anche sui gomiti ma SEMPRE arrivare.
Concludo in 1:43:37, sopra il tempo di Crema e praticamente sempre lì con quel 43 maledetto.
Roberto Tononi che durante l’anno corre più di tutti, lo “becchiamo” sorridente e fresco verso il 6° chilometro in un ritorno dall’altra parte del viale, è con un fortunato trenino capeggiato dalla bella Sara Galimberti.
Saranno state le grazie della aitante atleta a rinvigorirlo e tenerlo concentrato sul pezzo, fatto sta che Roberto arriva al traguardo col grande tempo di 1:16:11. Abbassa di più di un minuto il suo personale del 2018 fatto a Verona!
Roberto che corre sempre con la testa cercando di ascoltarsi e di vestirsi addosso gli allenamenti come meglio se li sente, si merita questo grande risultato!
Bravo Tonno piccolo!