di Gianluca
Ciao Vincenzo,
dal momento in cui ho ricevuto la notizia la mia mente è attraversata da ricordi, immagini, momenti in cui tu sei presenza vivida. Sono proprio tanti questi attimi, tutti legati ad un’energia magica, di gruppo, di voglia di vivere, di lasciare il segno.
Tu, è proprio questo che hai fatto, hai lasciato il segno, nella nostra squadra, nella tua famiglia, nel mondo dell’atletica, dentro me. Non potrò mai dimenticare le innumerevoli esperienze fatte insieme: le gare, le nostre piccole sfide (sulle brevi vincevo io ma appena i km aumentavano non c’era storia, mi distaccavi ed io mi rassegnavo alla tua potenza, alla tua fame di macinare la strada), gli allenamenti fatti insieme, l’Isola d’Elba, le cene, gli aperitivi post gara, i viaggi in macchina, le telefonate del sabato sera in cui ti chiedevo un passaggio per le nostre gare della domenica..
Avevo 15 anni quando ti ho conosciuto e fin da subito ti ho visto come un punto di riferimento, non solo sportivo ma anche e soprattutto umano. Con la tua serenità e la tua saggezza eri sempre prodigo di consigli, anche con i tuoi silenzi sempre benevoli.
In questi giorni mesti, sento addosso il caldo estivo, il vento sferzante e il freddo invernale di tutte le nostre avventure, in tutte queste sensazioni la tua risata e la tua mano sulle spalle dei tuoi amici sono un sottile, umile gesto colmo di una forza che fa venire i brividi, che riga il viso di lacrime che ci incoraggia ad andare avanti.
Mi mancherai tanto ma so che il tuo ricordo sarà uno stimolo per impegnarmi e per non mollare mai come facevi tu, nella vita e nella corsa che della vita è per noi un aspetto essenziale.
Avrei voluto abbracciarti ancora una volta.