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Padenghe Half Marathon: tosta, tostissima!!!

di Anna Zaltieri

Finalmente dopo 2 anni gli sforzi dell’Atletica Vighenzi per inscenare la Padenghe Half Marathon, sono stati ripagati dalla 13° edizione di una delle mezze maratone più impegnative.
Tra i 633 partecipanti alcuni atleti di spicco soprattutto africani pronti a darsi battaglia sulle tante salite vista lago di questa bellissima corsa.

In 4 della Falegnameria ci presentiamo in una Padenghe ghiacciata da un meteo bizzarro, più il Presidentissimo che ci controlla a vista.
Io, Roby Tononi, Roby Zanna e Vincenzo Zanardini.
Il vocione dello Zanna ci stordisce ma forse ci sveglia anche un po’ nel tragitto da casa, abbiamo tutti la mente più libera dopo Verona e per quanto mi riguarda ho voglia di riscatto.

Non penso minimamente di fare il personale su una gara così difficile ma sento di poter correre comunque bene e di portarla a termine in modo decoroso…eppure la brace è accesa sotto la cenere.

In partenza mi piazzo dietro i top runner, pronta allo sparo per lanciarmi in una salita di circa 3 chilometri che ci trova ancora freschi, la sofferenza è per ora misurata, qualcuno parla, saluta ma non durerà per molto…
Fino circa al 12° chilometro il percorso spiana, qualche tratto sterrato ci infanga le gambe, le foglie bagnate sono un inganno per le nostre suole, un po’ di attenzione non guasta.
Dal 13°al 15° chilometro una leggera ma impietosa salita battuta da un gelido vento contrario mi ghiaccia le braccia e mi sfinisce, immagino sia lo stesso anche per gli altri visto che è sceso il silenzio sul percorso, solo i nostri respiri affannosi battono un ritmo non sempre regolare.

Quando finalmente il vento ci dà tregua non possiamo dire lo stesso per la salita, sento qualcuno esplodere con un “ancora?”…eh sì ancora e ancora, le salite in questa gara sono infinite.
Al 17 ° chilometro intravedo Cristian che mi aspetta e se non riesco a fiatare, col pensiero lo ringrazio.
Corro gli ultimi chilometri con la forza degli allenamenti svolti sulla fatica, arrivo al 21°in discesa spianata con dolori e sofferenza di gambe e con la voce del Presidente che mi ricorda di crederci sempre.
Sono stravolta ma ci credo e accelero fino all’arrivo, passo il gonfiabile, mi giro e guardo il tempo.
La brace sotto la cenere brucia ed è viva, non si vede ma è calda.

Ho fatto il personale 1:42:58.
A Padenghe.
In una gara tostissima.
Sono orgogliosa di me stessa e felice che le persone che mi stanno vicino, i miei amici di corsa,Luca e il Mister, credano in me più di quanto lo faccia io stessa.

Anche loro, i miei compagni si battono come leoni.
Lo Zanna fa di nuovo il personale come andava sventolando da tutta la settimana, conclude in 1:23:40, Roberto Tononi corre bene e conclude in 1: 19:52.
Vincenzo Zanardini, mi ripeto… per fortuna non ha appeso le scarpe al chiodo, chiude in 1:34:40 ed è 1° di categoria SM65.
Complimenti a tutti per questi grandi risultati per una grande gara, internazionale, importante e tostissima!

Per dovere di cronaca la gara è vinta in campo maschile dal kenyano Peter Mwaniki Njeru dell Atletica Vomano in 1:04:58, secondo posto in 1:05:25 per il connazionale Rodgers Maiyo dell’atletica Podistica Torino, la 3° piazza è ancora di una kenyano, Kimeli Hosea Kisorio dell’Atletica Virtus Lucca in 1h06:13. Medaglia di legno per il primo italiano dell’Atletica Bergamo, Antonino Lollo in 1:06:20.

Tra le donne ha la meglio la burundiana Francine Niyomukunzi dell’Atletica Castello in 1:13:35, segue la connazionale della Libertas Livorno, Cavaline Nahimana in 1:13:42, terza è l’etiope Addisalem Belay Tegegn dell’Atletica Saluzzo in 1h16:53.

Veniamo alla postilla.
Luca Pretto domenica ha deciso di sfidarsi alla 5 Fossi di Minerbio, una 10 chilomentri piatta e veloce e molto ben partecipata.
Peccato che il primo chilometro lo corra ad un ritmo di 3,18 e salti in aria, così addio grande prestazione!
Conclude comunque con un nuovo pb di 36:11 sui 10 km.
Complimenti anche a lui.

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