di Anna Zaltieri
Quest’anno il Mister ci è andato giù tosto con gli allenamenti per la mezza maratona. Due mesi intensi di corsa e sacrifici sportivi per fortuna condivisi con i compagni di squadra che ci hanno portato diretti alla Verona Cangrande Half Marathon.
Una mezza maratona per cui timbriamo ogni anno il cartellino e che ha dato molte soddisfazioni.
Purtroppo per il 2021 il percorso è stato cambiato e sicuramente non in meglio anzi, direi che i primi 7/8 chilometri sono stati pensati molto male. Da circa il 3° chilometro ci si immette in una pista ciclabile dove una fiumana di gente si imbottiglia, quindi fino all’8 chilometro ci si deve districare a destra e a sinistra tra corridori e camminatori.
Questo succede perché le griglie le hanno concepite come un ammasso di atleti di ogni tempo.
Così i top runner si sono trovati maratoneti che la gara l’hanno camminata, noi nelle griglie indietro ci siamo trovati gli stessi che ostruivano le ciclabili.
Non so quale mente diabolica abbia partorito una gara così mal strutturata.
Ma i guerrieri della Guerrini non si fermano davanti a nulla infatti la domenica sportiva ci regala due grandi gioie.
Roberto Zanardini in gran forma e con grande convinzione abbassa dopo anni il proprio personale, per lui un fantastico 1:23:55, siamo tutti felici per lo Zanna perché si impegna sempre con tanto cuore e ce la mette tutta, bravo Roberto!
Il secondo “eroe” della giornata è Luca Pretto che a 51 anni ancora riesce a stupire e rosicchiare personali, corre la sua impresa in 1:17:39 ed è 3° di categoria SM50.
Roberto Tononi non centra l’obbiettivo perché sta male durante la gara e deve fermarsi per poi riprendere a correre e scrivere ancora un buon tempo di 1:18:55.
Per quanto mi riguarda, le gambe mi hanno abbandonato, inizio ad avere brutte sensazioni dall’8 chilometro e dal 12° mi trascino a ritmi da lumaca, puntualizzo… da lumaca per le mie andature, non vorrei mai offendere atlete per cui un’ora e 49 è una conquista.
Una cosa che il mio dizionario di runner non contempla e il fermarsi. Avrei potuto mettere la freccia e annullare una prestazione terribile ma ho lavorato due mesi per questo appuntamento e molto duramente quindi il traguardo me lo sono guadagnato e meritato anche se è andata male.
Il tempo per me altissimo di 1:49:37 lo voglio vedere scritto sul mio portale Fidal, come tanti altri tempi fatti in momenti di down atletico. Perché fa tutto parte della mia storia, sono certa che un giorno riguardando questi numeri sorriderò perchè ogni tassello ha il suo significato ben preciso per costruire un successo, difficile arrivare alla meta diretti, le conquiste sono sempre sofferte e gli intoppi fanno parte del gioco.
D’altronde l’atletica come dicono spesso, ti toglie tutto e ti restituisce con il contagocce ma quando lo fa…
Due prodi invece si sono misurati nella 10 chilometri che proprio 10 non era, peccato non omologarne una visto che in passato è già stato fatto e visto la portata dell’evento.
Davide Serlini, detto il Serla, corre in 34:49, passo gara 3.39, la stessa andatura del suo personale sui 10 km stampato a Crema la domenica prima in 36:48.
Continua invece la saga del Presidente che proprio non esce da un limbo vacuo in cui non riesce più ad agganciare nemmeno i lembi di ciò che è stato ma noi siamo sempre in attesa, siamo certi che un giorno tornerà a fare qualcosa di buono. Forza Presidente!
Concludo con un ringraziamento di cuore per il Mister, Gigi Scalvini, e sono sicura di interpretare il pensiero anche dei miei compagni di avventura.
Luigi, grande maratoneta e atleta che in passato ha scritto la sua personale storia sportiva a Brescia e che oggi ci segue.
Sempre presente.
Sempre positivo.
Sempre disponile.
E onnipresente.
Di questi due mesi ricordo con tenerezza la domenica prima della mezza maratona, 23 chilometri di lungo sotto la pioggia, lui in parte a me in bicicletta con l’ombrello.
Mister, per tutto il tempo che ci dedichi, sincero e interessato solo dal volerci più veloci
…GRAZIE!