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Salò Run for Telethon

di Anna Zaltieri

Domenica 13 giugno abbiamo corso una “Salò Run for Telethon” rinnovata nel percorso e ben organizzata dai tanti volontari che sotto il sole cocente hanno seguito ed accudito i più di 300 podisti presenti. Una nuova 10 chilometri omologata in un bellissimo percorso che ha mietuto però vittime per il calore, un sole prepotente ci ha infatti battuto e biscottato, qualcuno si è fermato e qualcuno ha camminato, insomma il primo giorno di gran caldo ha esordito a scapito delle nostre prestazioni.

Personalmente sono partita per prendermela comoda, col caldo mi sono messa in standby, mi alleno e gareggio ma senza cercare i tempi, l’estate è il periodo che soffro di più e cerco quindi di non stressarmi troppo traghettandomi con un buon fondo verso l’autunno.

Partita in sufficiente tranquillità con Gigi e Cristian come guardie del corpo, mi diverto sul lungo lago ancora in mezz’ombra tra i ponti e le curve che tanto mi piacciono, passando in mezzo al paese inizia la salita e con essa dopo poco anche quei raggi solari diretti sulla testa e negli occhi che spaccano le meningi.

E purtroppo tutta la prima parte del percorso in salita offre il fianco all’astro di Apollo che manca di ogni pietà.
E diventa un calvario correre, devo la forza che trovo a Gigi e Cristian che mi “annegano” di acqua e mi spronano.

Mi trovo a intermittenza a fianco dell’amica Tiziana Turelli che in discesa mi passa e mi aiuta perché aumenta il passo, l’ultimo chilometro è in piano e mi gira la testa, penso che devo arrivare alla fine senza cadere ma grazie ai tanti allenamenti in sofferenza pesco un po’ di forza per aumentare la velocità ed arrivare al traguardo dove mi butto a terra spossata dalla temperatura e dallo sforzo.

E io che volevo prendermela comoda, il caldo ha reso la gara un’impresa!

La giornata ha visto altri Falegnami impegnati in ottime prestazioni.
Immancabilmente abbonato al podio, il nostro sperticato Noè Gabusi è 9° assoluto e 2° di categoria SM45 col grande tempo di 35:15.

Festosi complimenti alla giovane new entry della squadra Andrea Belleri, un ragazzo del 1990 che pur correndo da pochi mesi ha già ottimi tempi.

Chiude infatti in 36:46, un crono che andrà ad abbassare senz’altro anche grazie agli allenamenti di Luigi Bresciani che non lo risparmia di certo anche se a quest’ultimo tocca poi sfilare alle spalle del suo rampollo in 37:07 ma 3° di categoria SM40.

Roberto Tononi, afflitto da un forte mal di schiena che si acuisce in discesa, perde terreno e realizza un crono più alto di quello che meriterebbe, chiude in 38:30.

Il Riccio, sempre pronto a far battute spinte, corre sull’asfalto che tanto soffre in 39:15, lo Zanna invece ama queste gare ed è in forma, tirato da Luca, conclude in 41:09, un ottimo tempo.

Torna dopo ben due anni, tra fermo Covid e operazione al menisco, Stefano Fiorina che si ricompatta così al nocciolo duro della squadra, quello delle gare Fidal e che termina con un buon tempo di 45:44.

Vincenzo Zanardini reduce dal successo della Maratona di Brescia che se ricordo bene doveva appendere le scarpe al chiodo…corre alla grande in 47:07 ed è nuovamente a podio, è infatti 3° di categoria SM65.

Concludo con Davide Serlini che si riaffaccia alle gare dopo parecchio tempo ma della sua prestazione non è soddisfatto, corre in 41:51.
Per abbassare i tempi, oltre agli allenamenti bisogna gareggiare e non è detto che ci si riesca, ci voglio mesi per limare e anni per i pb.

Mai mollare sempre provare, perché l’atletica ha una certezza che spesso vacilla ma ce l’ha, tanti sacrifici vengono sempre ripagati prima o poi, è difficile crederci, alcune volte è addirittura un’assurdità ma il momento arriva sempre e stupisce perché lo fa in modo inaspettato e quasi con semplicità.

Per questo ogni gara che sia andata bene o sia andata male e ogni allenamento sofferto prima o poi saltano fuori, nulla va perso!
E’ difficile correre e realizzare tempi che consideriamo “vergognosi”, io ne ho accumulati tantissimi nel mio portale Fidal.

Uno si immagina che chissà cosa penseranno che sono andato così piano, eppure io mi riguardo tutti i miei tempi e ognuno di essi ha avuto un perché e ne sono orgogliosa, alla fine ho scritto il bello e il brutto della mia storia atletica senza paura di mostrarla a tutti.

E chi se ne frega se qualcuno pensa che sono una tapasciona, io non valuto gli atleti in base alle velocità ma in base al carattere ed alla grinta che hanno e soprattutto al coraggio di mostrare anche le proprie debolezze, siamo uomini non macchine!

E… a proposito di macchine, veniamo alla testa della Run for Telethon che viene agguantata dall’atleta del Rondengo Saiano, BATEL Abdellatif in 33:05, segue Andrea Mason della Silca Ultralite Vittorio V.to in 34:33, 3° in 34:36 Claudio Ferremi del Free-Zone.

Daniela Benaglia dell’Atletica Saletti è l’oro in campo femminile col tempo di 39:35, segue l’irriducibile Silvia Casella del Gavardo in 40:15 mentre 3° è Dayana Aleksova del Brescia Marathon in 40:49.

Concludo con i complimenti per la squadra Runner Salò che ha organizzato in modo perfetto questa bellissima seppur assolata competizione.

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