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Cesi e Vinci onorano la BAM 2021

di Anna Zaltieri

 Si ripropone in maggio per ovvie ragioni, la Brescia Art Marathon, la gara della nostra amata città. Finalmente è tornata in calendario, questa Bam che amo correre perchè mi sento a casa, tra strade che conosco bene e che ho bazzicato tanto da adolescente.

Ogni volta che raggiungo piazzale Vivanti un misto di ricordi si mescolano al presente agonistico, è sempre un bel ripercorrere un’epoca ormai lontana della mia vita.
Questa domenica è importante per tutti noi della Guerrini, perché dobbiamo testarci e finalmente su una gara stradale, omologata e piatta.

Soprattutto è importante per i due maratoneti della squadra, Vincenzo Zanardini e Cesarina Paquali.
Vincenzo che chiude la propria blasonata carriera atletica con l’ultima 42 km e lo fa alla grande in 3:23:07 terminando 1° di categoria SM65 e Cesarina che affronta la sua prima maratona con l’aiuto di Gigi Scalvini che l’ha seguita per tutta la preparazione.
E la conclude con l’ottimo tempo di 4:07:16 ed è 4° di categoria SF55.

Perdo Vincenzo all’arrivo ma trovo Cesi per nulla provata, è invece serena e soddisfatta, sicuramente ha corso con facilità, ha dato prova di grande carattere e sono certa che nel suo futuro ci saranno altre maratone.

Ma veniamo a noi dei 10 chilometri, 3 sono le griglie di partenza: nella prima Luca, lo Zanna e il Presidentissimo nella seconda io e Roberto Tononi. Il percorso che affronteremo è nuovo e si snoda tutto nella parte nord della città, fortunatamente ha molti tratti all’ombra che ci danno respiro da un sole che inizia a farsi sentire.

E’ una variante abbastanza mossa e che definirei veloce tutto sommato, personalmente la affronto con molta convinzione. So pressappoco quanto valgo al momento e penso di poter stare sotto i 46. Al passaggio dei 5 chilometri infatti sono in linea con i tempi, ora non devo fare altro che tenere il passo, ricevo credo intorno al 7° chilometro, l’incoraggiamento di alcune atlete del Freezone, in un silenzio assoluto di tifo le ringrazio di cuore con sorriso.

Finalmente vedo il cartello del quarantaduesimo chilometro quindi non manca molto, aumento il passo ma mi viene in mente che torniamo verso via Vivanti quindi in salita!
Eh dai salita direte voi..eh sì invece quando si è tirati dopo 9 chilometri anche un leggero falso piano è un dramma!
Sento il tifo degli amici e del mister e sento Stefano Avigo che mi urla di fare la volata , ma come?? Io sono già in volata e sono al limite…non capisco mai se mi prende in giro come fa quotidianamente o lo dice seriamente!
All’arrivo trovo Roberto e Cristian che mi fanno i complimenti.

Roberto è sempre il primo tra serio e faceto a mazziarmi con le parole, ma è anche sempre il primo che mi fa i complimenti quando corro bene.
E domenica ho corso bene e concludo in 45:39 ed sono 2ª di categoria SF45. Brava Anna!

Il vero successo della 10 km è però di Luca che finalmente abbatte il muro dei 37 e corre con serenità in 36:27, termina 3° di categoria SM50.
Cristian con questa gara verifica che il problema che ha al piede non è risolto, corre male e termina in 41:28.
Bravo lo Zanna per cui ogni occasione è buona per tenere il tono di voce alto o per dare una frullata a qualcuno, conclude in 39:16.
Roberto Tononi un po’ amareggiato dall’aver corso senza riferimenti e da solo, deve invece essere molto contento di sé perché conclude in 36:34.

Il migliore di tutti però è senz’altro il mister che ci accudisce come una chioccia, col suo zainetto rosso gira per il piazzale cercando tutti con lo sguardo in modo da tenerci sotto controllo ed essere pronto in caso di bisogno, all’arrivo urla come un forsennato come a volerci spingere per gli ultimi metri al traguardo e all’arrivo si complimenta e gioisce con noi.

La domenica del podista è sempre la stessa, levataccia, tensione pre gara, riscaldamento e gara.
E dopo? Cosa rimane di una domenica così? Beh, le emozioni, le delusioni, le grandi soddisfazioni..sì grandi perché per arrivarci i sacrifici sono sempre grandi.

E poi la cosa bella è che i sentimenti della giornata accompagnano la settimana successiva e mentre siamo indaffarati con un documento excel o in una telefonata di lavoro ecco che ad un certo punto ci torna in mente un particolare della nostra corsa che ci arriccia le labbra in un lieve sorriso.
Mi viene in mente un ragazzo che ha terminato la mezza maratona ieri, non so chi sia ma nel vedere il tempo al traguardo si è messo a piangere.
Che bello! Commuove anche me vedere una scena del genere perché capisco cosa può provare, questi sono momenti che ci portiamo nell’animo per sempre, nessuno ce lo può togliere e continueranno a vibrarci dentro ricordandoci di cosa siamo stati capaci.

Concludo con un post scriptum per tutti i bresciani fermi in coda ieri per il passaggio della gara che si sono tanto impegnati a suonare i clacson in segno di protesta.
“Andrà tutto bene”, il famoso slogan del lockdown è adesso … era domenica quando la città ha riaperto le strade alla speranza e allo sport.
Cari bresciani, scrivetevelo sul cuore che andrà tutto bene e gioite perchè stiamo tornando a vivere.

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