di Anna Zaltieri
San Rocchino e Fidal Brescia partoriscono insieme una perfetta giornata di sport per gli assoluti che vede impegnati il pomeriggio e la sera del 10 aprile nel Memorial Pettinari.
Molte le gare che si sono avvicendate una dopo l’altra, di quelle a cui ho assistito ci sono i 600 uomini e donne. Tra le donne jet, spicca Alessandra Bonora dell’Atl.Rodengo Saiano Mico in 1.31.65 che supera Sophia Favalli dell’ Atl.Libertas Livorno seconda in 1.34.02, il bronzo va all’ allieva Samira Manai del FreeZone in 1.37.79.
Gli uomini mi impressionano perché volano letteralmente, Stefano Migliorati del San Rocchino rimane in testa fino agli ultimi 100 metri quando viene sorpassato in una bellissima volata dal giovane Francesco Pernici del FreeZone che termina in 1:19:42, Migliorati è quindi secondo in 1:19:86, terzo è invece Giulio Gambardella Dell’Atletica Gonzaga 2011 in 1:23:35.
Ho avuto modo di gustarmi anche il 2000 donne vinto a mani basse dalla campionessa azzurra Nadia Batocletti col tempo di 5:59:41.
La pista di Sanpolino ha di bello che è tutta ben visibile anche dall’esterno che per questo periodo Covid, è un valore aggiunto.
La metropolitana che passa rialzata proprio di fronte ad essa, mi fa ricordare alcuni scorci di New York.
Arrivo molto presto e rimango estasiata da quanti giovani sono in campo per correre e competere le gare previste.
Oggi lo slogan che si sente più spesso tra l’altro da parte di chi dovrebbe educare prima che condannare, è che i giovani di oggi non hanno più nè arte né parte, che sono allo sbando.
Eppure ci sono ancora ragazzi che invece occupano il proprio tempo con qualcosa di meraviglioso come l’atletica, ragazzi che se sono lì un sabato pomeriggio a competere per il salto in alto, in lungo o per la corsa vuol dire che non si improvvisano ma che si allenano e tanto.
Perché l’atletica richiede sacrifici.
Per questo gioisco al colpo d’occhio della pista così ben frequentata!
Per quanto mi riguarda io correrò il 10000.
Non patisco mai la tensione gara, ho sempre addosso quella giusta dose di adrenalina che serve per dare il massimo ma per questo appuntamento mi ritrovo a soffrire di più.
Perché 10 mila metri in pista più che le gambe minano la testa, sono 25 giri e non so assolutamente come li affronterò.
L’unica cosa certa è che parto convinta anche se più di una volta mi chiedo: “ma chi me lo ha fatto fare!?”.
Iscritte con me ci sono anche Muca Flutura del Rodengo e Nadia Turotti della Rebo che sono i miei punti di riferimento in ogni gara.
Per Muca è un periodo di problemi fisici quindi rimarrà dietro e si fermerà, Nadia invece correrà con la solita caparbietà ed esperienza che tanto le ammiro. Ci accordiamo in modo che possa tenerle dietro ma né l’una né l’altra abbiamo un’idea di quanto potremo fare perché senza gare i riferimenti sono davvero pochi.
Alle spalle ho un medio fatto a fatica per questo immagino di non tenere i 4,30. E nonostante parta un po’ forte mi riposiziono sui miei tempi ma lascio andare Nadia che oggi per me è troppo veloce. Mi trovo senza treno a girare da sola, alla partenza dei 200 Cristian mi dà i tempi e manforte, dall’altra parte c’è il tifo del Mister e dei ragazzi che mi aiuta a tenere duro.
Al traguardo qualcuno mi incita chiamandomi per nome, non capisco subito chi sia, mi rendo conto dopo che è Federico Danesi di Fidal Brescia che a metà gara inizia anche a darmi i giri che mancano.
Mentre corro vengo doppiata ovviamente dalle prime donne e nella fatica che provo immagino di avere due giri in meno, quando invece dei 4 giri mancanti Federico mi grida che i giri sono 9 mi sento un’incudine sulla testa.. alla Willy e il Coiote per capirci!
In quel momento ho patito il 10 mila in pista!
Ma come si fa in tutte le gare si trovano pretesti e motivazioni per andare avanti e portare a termine la prestazione.
Riesco anche ad aumentare un pochino il passo nell’ultimo giro, chiudo la mia prestazione in 46.26.
Sono soddisfatta di me stessa.
Perché ho terminato questa gara che tanto mi intimidiva e ho deciso che questa specialità mi piace e molto!
Perché ho corso da sola e la mia testa ha retto alla grande!
Perchè correre per me è la cosa più bella del mondo e se io alla corsa offro tanti sforzi e sacrifici lei mi migliora.
Perché ridimensiona il mio orgoglio e tempra quell’umiltà necessaria per approcciarsi a questo sport.
Perché mi rende consapevole della mia grinta e dei miei punti di forza e così facendo mi rende una persona migliore.
Perché mi regala gli amici migliori che io abbia mai avuto.
Riparto da qui a lavorare, da questo 46.26 che abbasserò per tornare ad abbattere i miei muri personali.
Per dovere di cronaca i 10000 femminili sono stati vinti da Gaia Colli dell’ Atl.Val Brembana col tempo di 35.05.76, segue Barbara Bani del Freezone in 36.07.54 a cui va il titolo provinciale di specialità, terza è Gloria Giudici del FreeZone in 36.28.17.
Per gli uomini Nicola Bonzi dell’ Atl. Val Brembana termina in 29:45:40 che conquista il titolo regionale. Secondo in 29.52.83 è Andrea Soffientini dell’Azzurra Garbagnate seguito dal neo campione provinciale Hicham Kabir del San Rocchino in 30.08.10.
Complimenti a tutti!