di Anna Zaltieri
Quando a gennaio la ProLoco di Borgosatollo ci ha proposto di arricchire “la Sagra delle Rane” con un evento sportivo, il nostro Presidentissimo ha avuto un’intuizione che si è fatta col tempo idea ed infine certezza.
Cristian Tononi, ispirandosi alla famosa e purtroppo ormai estinta, staffetta “Freccia dei Quartieri” che si correva in centro storico a Brescia, decide di inscenare questa specialità che tanto appassiona gli atleti.
Dopo i primi abboccamenti con gli organizzatori della Sagra, con Sindaco e Assessore del paese, l’idea all’inizio solo abbozzata prende vita e diventa reale. Seguono mesi di preparazione, incontri settimanali, richieste di permessi, visite in Comune ed alla Polizia Municipale.
Alcuni dei nostri allenamenti si svolgono in centro paese per decidere dove far passare il circuito, quali sono i punti più illuminati e quali i più critici, il Garmin è utile per stampare il percorso e per quantificare la metratura, 1390 metri di adrenalina pura.
E’ il Presidente che segue tutto con un’attenzione maniacale, di notte elucubra e di giorno mette in pratica, fa e disfa, prepara ed organizza. A noi soldati spettano vari compiti impartiti con autorità, operosi facciamo il possibile per creare le solide basi dell’evento.
Si cerca di curare al massimo tutto anche se siamo coscienti che la prima edizione è sempre un terno al lotto ma noi della Guerrini siamo coraggiosi e ci buttiamo!
I giorni antecedenti la gara iniziano ad arrivare i numeri e la sera prima mentre prepariamo i pacchi gara, la conferma, 103 staffette iscritte ed altre squadre si stanno ancora informando per partecipare.
Molti i sentimenti che proviamo, orgoglio ma anche tensione, euforia ed inquietudine, aspettative e timore.
Venerdì 3 maggio.
E’ una giornata uggiosa e speriamo tutti che la pioggia sfuri durante il giorno e ci grazi la sera.
Dal mattino la Cupola prepara il percorso, i cartelli, le transenne. Le radici della squadra, i saggi, sanno esattamente cosa fare, sempre a disposizione per questi eventi lavorano come formiche e la sera quando arriviamo tutto è pronto.
La voce di Radio Bruno riempie il paese, il tempo tiene e già qualche atleta rigorosamente in divisa sta spuntando da ogni angolo. All’iscrizione Andrea, Claudio e Renato sono impeccabili, ai pacchi gara Cesi e Sonia. Le staffette confermate alla fine sono 101, causa maltempo in 8 squadre hanno rinunciato.
Più il tempo passa più l’adrenalina inizia a farsi sentire.
Personalmente entro in fase agonistica. Non esiste altra gara che mi agiti così, la staffetta è affascinante perché unisce le forze dei compagni di squadra. Si corre sempre e solo per se stessi, in questo caso invece lo si fa con la responsabilità di far bene anche per i propri compagni di team.
Io e Roberta correremo insieme e mentre facciamo riscaldamento snoccioliamo tutti i mali e le ansia di questo pre gara. Penso al mio fermo a cosa posso fare oggi senza un grande allenamento, spero di reggere e sono carica e decisa.
Le prime staffettiste sono pronte, Roberta scatta e noi seconde ci prepariamo, qualche skip per dare brio alle gambe. Respiro profondo finchè arriva la mia compagna, bellissima, alta di busto e grintosa, mi preparo al cambio e scatto in avanti senza risparmio.
Corro per un bel tratto col sorriso e la pelle d’oca, provo una felicità che annulla la fatica finchè mi rendo conto di andare forte e mi chiedo “ reggerò questo ritmo tutta la gara?”
E qui la corsa, mi sorprende.
Ogni volta questo sport abbatte le mie aspettative e se in alcuni casi mi toglie il sorriso perché nulla regala, in altri mi stupisce e mi imprime emozioni così forti che bastano come benzina per anni!
Sento che gli allenamenti di velocità che Gigi mi ha fatto fare in gennaio stanno fruttando.
Non solo tengo ma aumento e sull’ultimo rettilineo un tifo forsennato dei miei compagni mi spinge ad una volata che non dimenticherò, la soglia è ormai sorpassata, mi si annebbia la vista, chiudo gli occhi e stringo i denti nello stremo dell’ultimo scatto e vinco su un’avversaria proprio sotto il gonfiabile.
Che gara! Che arcobaleno di emozioni, nella testa le voci dei miei compagni di squadra, mi sono sentita presa per mano da loro ed è come se fossimo arrivati insieme ed insieme avessimo varcato il traguardo.
Sono questi i momenti che confermano quanto una squadra sia grande, quanto sia coesa.
Anche se la corsa è uno sport individuale, ogni gara è una piacevole scoperta di quanto il gruppo funzioni anche nella sua totalità. E l’abbraccio con Roberta chiude in bellezza questa prestazione al cardiopalma.
Delle donne Under 50 vince la staffetta dell’ Atletica Lonato composta da Drelicharz Joanna Marta e dall’amica Lia Tavelli col tempo di 9:33,2. Al 2° posto con 9:36,6 la coppia del Free Zone di Franzini Elisa e Seghezzi Alessandra, il bronzo va all’Atletica Brescia Marathon con il binomio Dayana Aleksova e Monica Seraghiti.
Per le Over 50 ancora la vincente Atletica Lonato con la coppia Laura Avigo e Francesca Barone che totalizzano il tempo di 10:39,9, seguono Sonia Bracchi e Turotti Nadia della Rebo Gussago con 10:50,3, in terza posizione l’Atletica 85 Faenza che schiera Maria Lorenzoni e Daniela Papetti col tempo totale di 10:53,5.
Le staffette successive sono quelle maschili, quelle che sprigionano una forza quasi bestiale. Cerco di dare un po’ della mia voce a tutti anche se starnazzo come una gallina stridula come mi apostrofa il servizio scopa del giorno, Roberto Tononi!
Gli Under 50 volano come il vento, primo il Free Zone con il trio Carli, Gobbi e Alliegro che lascia il vuoto alle sue spalle, concludono in 11:37,3, seguono i 3 moschettieri della Vighenzi, Pellegrini, Goffi e Turcato in 12:06,3, in 3° piazza il San Rocchino con Mantovani, Botturi e Valdameri che corrono in 12:23,5.
Non posso non accennare alla 1ª delle nostre staffette, 9° sono Pretto, Gabusi e Massardi che anche primi dei vecchietti, chiudono col tempo di 13:00,1.
Negli Over 50 ancora la stravincente Atletica Lonato che schiera Pierangelo Avigo, Angelo Moglia e Stefano Avigo specialista di queste corte distanze, che concludono in 13:18,7.
La 2ª staffetta è tutta nostra, Beatini, Morandini e Crescini ci credono fino alla fine e stampano il tempo di 13:23,6.
3° ancora il Free Zone con il trio Cucchi, Uberti e Loda in 13:35,9
Cadetti, esordienti e ragazzi che partono in realtà prima di tutti, sono in meno ma contiamo il prossimo anno di avere più giovani allo sparo del via.
Dei cadetti, Free Zone di Pantaleoni e Tonni è 1° piazza con un crono di 9:00.3, l’Atletica Rezzato sfila con Marrale e Lombardi in 9:27,6. Uniche cadette sono Claudia Tapparo ed Anna Zanardelli del Free Zone in 10:38,7.
Il Motus Atletica Castegnato vince con Maffazioli e Galenti in 9:57,5, segue il Rodengo Saiano in 10:08,4 con Zampedri e Maestroli. In 3° piazza ancora il Castegnato con Orizio e Bertelli in 10:53,2.
Il Rodengo Saiano vince per la categoria Ragazze col tempo di 10:57,6 e lo corrono Anna Quaresmini e Francesca Bontempi.
Il Castegnato si conquista il 2° ed il 3° piazzamento con 11:22,9 di Beltramelli e Ciapetti e 11:35,7 di Bariselli e Gregorio.
Ultima tra i giovani la categoria Esordienti Maschile che vede 1° la Corrintime di Maisetti e Di Maio in 4:43,6, 2° sono i graditi ospiti bergamaschi dell’Atletica Dalmine Educando, Maggi e Martinelli in 4:47,8, 3° Benvenuti e Nassini dell’Atletica Concesio in 5:02,6.
Concludo con i ringraziamenti ed i complimenti a tutte le squadre che hanno reso un successo questa prima edizione della “Staffetta del Borgo”, agli atleti che hanno regalato tanta energia sportiva alle vie del paese e a chi ha fatto il tifo incoraggiandoci.
E un ringraziamento speciale va alla Pro Loco di Borgosatollo che ci ha ospitato all’interno della Sagra delle Rane e che crede in quello che fa nonostante tutto e nonostante tutti. Soprattutto grazie perchè ha creduto in noi e ci ha aiutato e sostenuto in questo viaggio nelle emozioni dello sport.
Grazie al Presidente Andrea Pola, al vice Giovanni Monti e a Lorenzo Brioni che vestito da rana ha saputo intrattenere tutti, bimbi compresi. E nonostante la Sagra abbia chiuso in anticipo per il maltempo, ha avuto il tutto esaurito anche nella serata di sabato sera.
Ci salutiamo con una promessa, che il prossimo anno faremo meglio perché amare quello che si fa, che sia lo sport o un evento che coinvolga il proprio paese e crederci fino in fondo renderà tutto sempre un successo.