di Anna Zaltieri
Rieccoci riuniti tutti al Parco Tarello con una quantità di adrenalina che si sta accumulando in attesa della ormai classica staffetta della Città di Brescia.
E’ organizzata da tradizione da Antonio Parente che tra microfoni e megafoni sparge la sua voce nell’etere con informazioni e incoraggiamenti.
Il Presidentissimo con i suoi inviti giusto un poco perentori, ha organizzato ben 9 staffette... si sa quando il capo chiama la ciurma risponde sempre e con grande spirito di squadra.
Il nostro gazebo offre riparo a borse e dal sole che la pioggia della notte ha attenuato permettendoci di correre senza squagliarci.
Amo le staffette come credo tutti perchè sono l’unica occasione nella corsa in cui si fa gioco di squadra e in cui dalla propria prestazione dipende quella degli altri.
Sapere che qualcuno confida nelle nostre gambe e ci aspetta per raccogliere il testimone galvanizza e azzera ogni dubbio o incertezza su cosa fare.
Quest’anno non correrò con Anna Sandrini, il terzo pargolo in arrivo è una buona motivazione della sua assenza!
Ho avuto così la fortuna di affiancarmi ad un sostituto di eccezione, il Ragno che con la sua delicatezza di animo e la sua grinta ha incarnato il compagno ideale.
Il percorso lo conosco a memoria , un drittone su una sabbia quest’anno particolarmente rallentante, curva a destra e di nuovo a destra, lieve discesa, curva a sinistra e si entra nel boschetto, è proprio in quel punto che a mio parere si fa la gara, lì in molti si lasciano andare e lì se ne hai di più passi i tuoi avversari.
Lì inizia anche la fine della gara… per me.
Dopo il bosco su a destra sul cavalcavia che va corso con buon ritmo, in cima a destra a tutta perchè si è praticamente arrivati, ultima curva ancora a destra e, in fondo, si vedono gonfiabile e compagno in attesa del testimone.
Partecipare alla staffetta è adrenalinico ma lo è anche da spettatore.
In campo si tifano le sfide, i cambi, è tutto molto veloce e non c’è un attimo di respiro.
Mi piace veder scorrere i ragazzi delle staffette maschili, dai giovanissimi che si danno battaglia per le prime piazze e che corrono come il vento ai nostri compagni di squadra che danno quello che possono per guadagnare posizioni.
Mi passano davanti il poliedrico Riccio che molto affaticato non molla però nulla, all’arrivo si butta a terra sfinito.
Acciaccato da un improvviso mal di schiena Giovanni deve rallentare ma il pensiero di Luca e di Gianangelo lo aiuta a tenere duro.
Veloce Mauro Marinoni che conclude la velocissima staffetta dei SM35 con Michele Preseglio e Andrea Belleri.
Grandi anche i più “lenti” perchè ci credono e ci mettono la faccia, Silvano, Andrea e Roberto Olivetti e Dario, Giulio e Antonio Avallone.
Siamo in tanti e citarli tutti è difficile, ho impressi i fotogrammi di ogni atleta in arrivo, siamo tutti tiratissimi e concentrati, Davide per esempio che corre facile e al massimo, o Andrea Cavalli che si vede dal volto che è soddisfatto di aver corso questa staffetta, Alberto Vivaldini che nello sforzo quasi soffoca, Massimo con la sua gamba lunga o lo Zanna …che la gara è l’unica che riesce ad ammutolirlo!
Nelle staffette miste c’è l’unica altra donna, Carolina Bettoni, che votata a lavoro, famiglia, figli e varie arriva a passare il testimone al Presidentissimo che corre con la sua solita arte.
En plein per noi Falegnami nel podio SM50, siamo primi, secondi e terzi, tre staffette competitive che si battono con onore.
Bravissimi a tutti!
Le classifiche:
20230720_StaffettaTarello-risultati.xlsx