Atletica falegnameria Guerrini

Società sportiva podistica di Borgosatollo (Brescia)

Il mio sogno

Novembre 27th, 2023

di Andrea Belleri

 

Km 40. Sono stranamente lucido. Lungo l’Arno l’incitamento della gente mi spinge verso quello che sarà l’ultimo sforzo.

Da qualche km sto correndo da solo. Come in una di quelle favole a lieto fine, al 38esimo ho avuto la forza di allungare e mi ritrovo (solo) immerso in mille pensieri ed emozioni. Tutti i dubbi che mi hanno accompagnato nel resto della gara (e nei 5 mesi precedenti) stanno pian piano svanendo.

Km 41, sono nei vicoli del centro di una Firenze mai così bella. Inizia a formarsi un groppo in gola. Mi sto avvicinando al traguardo. Lo sento. Lo sento perché vengo letteralmente spinto dai volontari della corsa che urlano il mio nome e che è finita. Lo sento dalla folla, una marea di gente assiepata lungo le transenne del percorso che grida, fischia, applaude. Vengo letteralmente trasportato. Le gambe vanno da sole. Non le sento più. La testa invece c’è, e si vive, si carica di quello che la circonda.

Km 42, eccola. Piazza Duomo. Sicuramente una delle piazze più famose al mondo e per me, in questo istante, la più bella. Gli ultimi 195m sono di adrenalina pura, di emozioni forti, di lacrime. Il tappeto azzurro indica che sono alla fine. Gli occhi si gonfiano, alzo leggermente i pugni e il cronometro si ferma. 2h38min42sec. È finita.

 

Andrea all’arrivo della sua prima maratona

 

L’arrivo spazza via 5 mesi, cinque mesi, di sacrifici, di rinunce, di dubbi, di crisi. Sono sfinito. Le gambe tremano per lo sforzo, fatico a camminare, ma devo aspettarlo. Devo aspettare Gigi.

Sfila poco dopo di me. 2h39min29sec. Un abbraccio sincero. Un abbraccio vero tra atleti e amici. Un abbraccio tra chi negli ultimi mesi ha intrapreso lo stesso viaggio, ha percorso lo stesso cammino e vissuto le stesse emozioni. Gli occhi di Gigi mi trasmettono energia. Brillano. Riesce solo a dirmi: “ce l’abbiamo fatta!”

Ripercorro nella mia testa la mattinata.

La sveglia alle 6 e la colazione in camera del B&B con colazione scaldata sul fornello elettrico da campeggio (come la cena della sera prima).

Il deposito borse e l’incontro con Gigi.

La tensione che sale e il freddo tremendo di Firenze in quelle ore (zero gradi).

La mezz’ora fermi, nella griglia, insieme a tutti i Falegnami presenti. Alberto, Davide, Giovanni, Gigi. I sorrisi tesi e le chiacchiere per stemperare l’attesa.

E poi lo sparo. Il via. Le emozioni, le paure che lasciano spazio alla determinazione.

La gara.

I primi 5 km spalla a spalla con Gigi. Troppo veloci.

Il passaggio dei 10, sempre fianco a fianco e sempre troppo veloci.

Il passaggio alla mezza fino al 30esimo a braccetto con Gigi.

L’attesa del temutissimo muro, che non è mai arrivato e il 38esimo km, quando la vista della piazza gremita mi ha dato il coraggio per lanciarmi negli ultimi km in solitario.

Ora è finita sul serio. La mia prima maratona è andata. 

Sento il bisogno di ricaricare le batterie, spegnere l’interruttore e lasciarmi andare, tra famiglia, amici e le imminenti vacanze di Natale.

È stato un finale di 2023 che mai avrei sperato.

Per qualche giorno le mie amate Adidas potranno restare chiuse nell’armadietto, a riposo, pronte per un 2024 con nuovi obiettivi da raggiungere, consapevole che il sacrificio e l’impegno constante vengono sempre ripagati.

Ho rinunciato e sacrificato tanto in questi mesi. Cene con gli amici, uscite serali e gite varie. In mente avevo solo, egoisticamente, la mia prima maratona. La vicinanza però delle persone che mi vogliono bene mi ha scaldato l’anima. Tanti sono stati i messaggi  che ho ricevuto alla fine della gara: chi mi vuole bene ha capito ciò che stavo provando a fare.

Approfitto di questa riflessione per complimentarmi, con i miei compagni della Falegnameria che hanno corso a Firenze. In griglia li ho visti tesi come mai mi era capitato di vederli. Ognuno con il proprio obiettivo da raggiungere. Ognuno con i propri mostri da sconfiggere. E tutti li hanno sconfitti.

Una menzione particolare per Luigi Gigi Bigio Bresciani. Allenatore, Amico, Confidente. Abbiamo condiviso 5 mesi di allenamenti, di dubbi. Mi ha supportato nei miei momenti di negatività, di crisi. Senza di lui tutto ciò non sarebbe stato possibile. È stato il primo a credere in me, e non gli sarò mai riconoscente abbastanza.

 

 

E poi c’è lei inaspettatamente. Come diceva una canzone degli Articolo 31. Come ho già detto, Ho rinunciato e sacrificato tanto in questi mesi.

Lei c’è sempre stata. Ha sopportato tanto.I miei sbalzi d’umore, le mie preoccupazioni. Le sveglie 6 della mattina in Sardegna. 

In silenzio mi ha supportato, senza giudicarmi e senza essere invadente. Ieri mi ha incitato in più parti del percorso “correndo” per le vie di Firenze per vedermi passare, per strappare un video o una foto. Sicuramente è riuscita a farmi sorridere. Inconsapevolmente ha corso con me. Grazie Ale, per tutto!

Un week end particolare!

Novembre 26th, 2023

di Anna Zaltieri

Quando dei compagni di squadra, degli amici, dei fratelli di corsa preparano la maratona, i risultati appartengono un po’ a tutto il gruppo.

Il week end del 25 e 26 novembre è stato dedicato in particolare alla classica di Firenze che ha accolto anche alcuni nostri Falegnami, Davide, Alberto, Giovanni, Mauro, Andrea e Gigi.

Non c’è bisogno di sottolineare che il resto di noi a casa era in ansia per tutti loro ed in attesa di grandi risultati.

E’ perchè i treni per scendere in tal nobile città erano esauriti altrimenti ci avrebbero trovato sul percorso di gara ad urlare a squarciagola ma se non siamo potuti esserci fisicamente li abbiamo sostenuti in differita con tutto il nostro essere.

In contemporanea, io, Luca e il Ragno abbiamo corso la 10 chilometri di una Milano sempre frizzante e cordiale. 

Il freddo ha accomunato Toscana e Lombardia, rigido ma al contempo splendidamente soleggiato mi ha personalmente un po’ limitato il gesto.

Se Ragno corre bene e si riavvicina ai suoi tempi correndo in 43: 46 ( partendo dietro), io che scordo le “buone maniere” quando mi travesto da podista, sguscio davanti e raccimolo secondi preziosi.

Concludo discretamente in 45:26, cedo molto nel 7°, 8° e 9° chilometro purtroppo, diamo la colpa al freddo!

Luca mi tiene compagnia incitandomi.

Terminata  la nostra impresa, prendo subito il telefono per avere notizie da Firenze.

Davide ha forse azzardato troppo all’inizio e cede al ventunesimo chilometro, cerchiamo di fare un po’ di tifo in videochiamata ma ciò che gli darà la forza per concludere e fare il personal best è una presenza importante che porta nel cuore, conclude in 2:54:12.

Cerchiamo nelle classifiche dei vari chilometraggi uno ad uno i tempi di passaggio dei ragazzi per verificare come stanno procedendo.

Stanno correndo tutti alla grande, anche Mauro Marinoni che infortunato, ha deciso  di correre e portare a casa comunque la distanza, conclude con un tempo di 3:00:41 che non rispecchia le sue abilità ma che dimostra  grinta e caparbietà.

Andrea Belleri è il primo dei Falegnami che tiratissimo e in forma corre con un grande tempo di 2:38:42, il suo allenatore Gigi Bresciani agguanta il proprio successo personale col tempo di 2:39:29.

Anche Giovanni corre fluido e come un orologio svizzero in 2:48:15.

Terminiamo  con Alberto Vivaldini,  un atleta che abbiamo incrociato spesso la sera durante gli allenamenti, pioggia, vento freddo, nulla lo ha fermato anzi, temprato da tanta fatica ha agguantato un grande personal best di 2:55:13!

Questi ragazzi hanno sacrificato tempo, energie e hanno messo una determinazione ed una carica lodevoli.

Il tempo nella maratona è molto  importante ma lo è di più come la si affronta, come si reagisce alle crisi.

Siamo orgogliosi di voi e dell’atteggiamento che avete avuto nell’affrontare questa importante sfida.

Bravi, bravi, bravi!

Giovanni, Alberto e Davide prima della partenza della maratona

 

C’eravamo quasi!

Novembre 13th, 2023

di Anna Zaltieri

Ore 5:00.

Suona la sveglia dopo una notte intervallata da risvegli, le trasferte mi agitano chissà perchè.

Il “machimelofafare” è di default ormai in certe occasioni, tanto non lo ascolto nemmeno più perchè so che “lofaròebasta”!

Colazione, doccia gelata per rinvigorire le membra e via in divisa.

Siamo in 17 Falegnami a muoverci sulle strade solitarie che imboccano Crema, chi correrà la mezza maratona partirà alle 9:40 ma noi dei 10 km alle 8:30, prima per me è meglio anche se il freddo che si sente in questa graziosa cittadina, mi pare più pungente di quello nostrano.

 

Alcuni di noi

 

Inauguriamo manicotti e fascia, mi sento come un guerriero pronto alla battaglia.

L’ingresso in griglia mi emoziona sempre, è l’anticamera della gara vera e propria, quel momento in cui realizzi che ci sei anche tu e che questo giorno potrebbe essere un grande giorno o un grande disastro, saranno le tue gambe, la tua testa ed il tuo cuore a deciderlo, nessun altro!

L’inno di Mameli le cui parole oggigiorno, bistrattiamo, risuona ed emoziona, dà coraggio e spirito di vittoria.

Negli ultimi minuti mi si spegne il sorriso e mi concentro, non sono lì per passeggiare ma per vincere, contro le mie paure, le mie resistenze, contro i miei mille limiti,  i miei tempi e contro me stessa.

Bang.

Partiti.

Il Presidentissimo, per tutta la gara, ed il Ragno per qualche chilometro,  mi faranno da lepre.

Le gambe girano, mi bastano 200 metri per capirlo , sto attaccata ai miei compagni anche se partiamo molto forte ma sto bene e me ne frego, finchè reggo reggo.

Il percorso non è sicuramente dei più veloci, una salitella infingarda al secondo chilometro ci mette subito alla prova, qualche curva secca e due cavalcavia condiscono il resto della gara.

Reggo bene anche se mollo appena  nella parte centrale di gara, dove purtroppo perdo l’occasione di scrivere un nuovo pb.

Verso il settimo chilometro Cristian mi guarda in faccia e mi chiede come sto, il mio cenno indica che è tutto ok…”va bene, allora adesso iniziamo a tirare”…

Ma come! sto tirando dal primo chilometro!

Il nono chilometro è tutto in salita e mi mette a dura prova, corro con un ritmo di 4:32 ma l’ultimo chilometro aumento fino a terminare al passo di  4:08, ci sono, eccome se ci sono, è solo questione di tempo.

Il risultato finale è di 44 minuti e 21 secondi, decima donna assoluta e terza di categoria SF45.

Il primo dei nostri è mister borsina Michele Preseglio che partendo con il pettorale rosso tra i top runner, piazza un  ottimo tempo di 35:56 ed è 4° di categoria SM35.

 

Michele Preseglio all’arrivo

 

Gianangelo Loda, dopo uno stop, torna più forte di prima e conquista la seconda piazza di categoria SM60 con un grande tempo di 37:52.

Luca che non ha nessuna voglia di faticare nè di applicarsi alle gare su strada, viene per farsi una progressione, conclude con un tempo di 38:37 in allegria!

Massimo Gallina  reduce da infortunio, corre in 40:37 ed inizia ad assaggiare buone sensazioni.

Ragno, dopo un buio di qualche settimana per un problema al gomito, con costanza e lavoro si sta riavvicinando ai suoi tempi, conclude in 44:04.

Andrea Cavalli, mio compagno di allenamento, fermo per due anni, butta giù secondi di gara in gara, non riesce a stare col nostro gruppetto ma presto si unirà a noi, corre finalmente intorno ai 4:30, conclude infatti in 45:11.

Cesarina Nazionale impersona una grande gara in 47:26 ed è seconda di categoria SF60.

 

Cesarina all’arrivo

 

Riusciamo a lavarci e cambiarci per poi piazzarci sull’ultimo scenografico chilometro di arrivo della mezza maratona.

Vediamo sfilare i primi che corrono ancora leggeri nonostante le fatiche di tanti passi.

Il primo dei Falegnami è Gigi Bresciani che testa il ritmo maratona riuscendoci perfettamente e concludendo in 1:19:23 ed è 1° di categoria SM40, segue un grande Serla che corre in conservazione fino al 17° e poi aumenta la progressione fino a vedere un nuovo pb di 1:21:49, questo fa presagire qualcosa di buono per Firenze!

Giovanni Farina che riesce a parlare anche quando è tirato, è 2° di categoria SM55 e conclude in 1:22:12.

Alberto Vivaldini corre a sensazione senza esagerare in 1:24:57.

Dopo di lui sfilano il pensionato Roberto Olivetti in 1:41:44 ed il Vice Presidente Silvano in 1:45:56, abbattendo di ben quattro minuti il muro del tempo per cui si era preparato oggi.

1:55:28 è il nuovo grande pb di Carolina che tra figlie, levatacce all’alba, lavoro e casa riesce a incastrare tutto e con successo, i tempi parlano!Bravissima!

La  trasferta a Crema si conclude al solito ristorante di Offanengo che ci delizia con i suoi piatti curati e di qualità, tra un goccio o anche di più, di vino e di birra,  tra risate e battute, tra tempi e atletica, concludiamo una gran bella giornata!